Università cantiere di pace

Inizia lunedì 23 novembre il seminario “Università cantiere di pace” che coinvolge 12 università da 4 continenti e che porterà in Toscana oltre 40 persone tra studenti e docenti con l’obiettivo di studiare e confrontarsi sul ruolo delle università nella risoluzione dei conflitti.Il seminario si svolge dal 23 al 26 novembre nella provincia di Arezzo, […]

logo_rondine_rgb_piccoloInizia lunedì 23 novembre il seminario “Università cantiere di pace” che coinvolge 12 università da 4 continenti e che porterà in Toscana oltre 40 persone tra studenti e docenti con l’obiettivo di studiare e confrontarsi sul ruolo delle università nella risoluzione dei conflitti.Il seminario si svolge dal 23 al 26 novembre nella provincia di Arezzo, in un minuscolo borgo medioevale che si chiama Rondine Cittadella della Pace e che ospita un originale laboratorio di dialogo: qui studenti internazionali selezionati da aree di conflitto convivono e studiano insieme per almeno due anni, seguendo un percorso di formazione al dialogo e al confronto interculturale. La conclusione dei lavori del seminario è aperta al pubblico e si terrà venerdì 27 novembre alle 17 presso l’Aula Magna del Polo delle Scienze sociali dell’Università di Firenze (piazza Ugo di Toscana 3-5).

Sono proprio gli studenti di Rondine che vengono da Caucaso, Medio Oriente, Africa e Balcani, ad essere il motore del seminario “Università cantiere di pace”. L’esperienza internazionale interculturale della Cittadella aretina offre un contesto privilegiato per il confronto dei partecipanti che vengono dalle Università di Ulster (Nord Irlanda), di Betlemme (Palestina), di Giordania,  di Mar Elias (Israele), di Notre Dame (Libano), di Haifa (Israele), di Rostov (Sud della Federazione Russa), di Tbilisi (Georgia), di Rochester (USA), di Makeni (Sierra Leone), di Siena (sede di Arezzo) e di Firenze.
La settimana di studi ‘Università cantiere di pace’ è incentrata sul ruolo delle Università e della formazione nei processi di conoscenza e dialogo tra culture, con particolare attenzione a come tali processi possono contribuire alla risoluzione dei conflitti e alla pacifica convivenza. I partecipanti si impegneranno a confrontare e condividere conoscenze ed esperienze delle Università partner, con spazio dedicato alla descrizione di buone pratiche nell’ambito della convivenza pacifica e  del dialogo. Obiettivo nel lungo periodo è arrivare a una crescita e uno sviluppo comune della rete di Università partner che potrà contribuire a promuovere lo scambio interculturale, diffondere le buone pratiche, imparare gli uni dagli altri e aprire a nuove possibilità di risoluzione dei conflitti.
Al convegno di venerdì 27 novembre il prof. Alfonso Giordano, docente di Movimenti delle popolazioni e Relazioni internazionali all’Università Luiss di Roma, illustrerà i lavori della settimana e sarà aperto il dibattito con la cittadinanza. Saranno presenti, oltre ai partecipanti al seminario, Franco Vaccari, Presidente di Rondine Cittadella della Pace, il ministro plenipotenziario Antonio Morabito, della direzione generale per la promozione e la cooperazione culturale del Ministero degli affari esteri, Adelmo Agnolucci, presidente del Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) di Arezzo. Coordina Gianni Rufini, esperto di aiuti umanitari e sostegno allo sviluppo.
La settimana di studio “Università cantiere di pace” è patrocinata e supportata dal Ministero degli Affari esteri e fa parte di “UNI4, Università da quattro continenti”, progetto realizzato grazie al contributo di CESVOT (Centro Servizi Volontariato Toscano) attraverso il bando “Percorsi di innovazione” e al partenariato della Provincia di Arezzo; collaborano alla realizzazione anche le Associazioni aretine Al Plurale” e “Libera Accademia del teatro”.

Silvia Poledrini

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