Una luce di speranza per L’Aquila

Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra.  Dal 1986 gli scout austriaci hanno dato vita a questa “Operazione Luce della Pace da Betlemme”: poco prima di Natale un bambino, venuto appositamente dall’ […]

image001Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra.  Dal 1986 gli scout austriaci hanno dato vita a questa “Operazione Luce della Pace da Betlemme”: poco prima di Natale un bambino, venuto appositamente dall’ Austria, accende una luce dalla lampada nella Grotta di Betlemme che è poi portata a Linz con un aereo della linea Austriaca. Da Linz con la collaborazione delle Ferrovie Austriache, la Luce è distribuita in tutto il territorio federale. Gli Scout viennesi hanno poi deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace, mettendo così in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo, l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce della Pace” tramite i Gruppi Scout. La distribuzione della “Luce della Pace” racchiude in sè un importante obiettivo: “che la pace arrivi in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono speranza e futuro nella vita”. Sempre più numerosi sono gli scout che vi prendono parte. Quasi ogni anno la Luce della Pace di Betlemme è stata portata in un “nuovo” Paese europeo. E oggi, sabato 12 dicembre la ”Luce di Betlemme” e giunta  all’Aquila proveniente da Trieste, per portare una speranza nei centri colpiti dal terremoto, nell’imminenza delle festività  di Natale, festa dedicata alla fratellanza, alla pace e alla rinascita. L’iniziativa e’ stata organizzata dalle associazioni scout Masci e Agesci Abruzzo, in collaborazione con le associazioni culturali ”Il Treo” e ”San Pietro della Ienca” di Camarda, la frazione aquilana dove la fiaccola della Terra Santa ha terminato il suo percorso. Giunta alle 14 nella chiesa di San Mario, nel quartiere della Torretta, alle 15,30 ha fatto  il suo ingresso nella chiesa di San Francesco d’Assisi, nel quartiere di Pettino, dove si è svolta la cerimonia di consegna all’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, con un breve, commovente concerto per chitarra del Maestro Aquilano Agostino Valente, che, al mattino, aveva inaugurato lo Chalet della Chitarra, posto nel piazzale del Piper, dono della Congregazioni Corno Piccolo Teramo 2 del Masci, adibito a sede provvisoria di tre Accademie cittadine di chitarra ed aperto alla presenza del Vicepresidente Regionale Giorgio De Matteis e del Consigliere Comunale Moroni, in rappresentanza del sindaco, impegnato nella “serrata” contro la restituzione delle tasse a Roma. Alle 16,30 la fiaccola è ripartita  per la frazione di Camarda e alle 18,30 ha illuminato la chiesetta San Pietro della Ienca, tanto cara a Papa Giovanni Paolo II, che nella stessa si e’ fermato in preghiera in più di un’occasione. Secondo lo scoutismo la “Luce della Pace” non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. Perciò noi aquilani accogliamo chiunque veda in questo simbolo e nel suo arrivo in città, una condivisione di valori di civiltà e fratellanza, nel comune sforzo di una difficile rinascita sin’ora fatta di proclami, passerelle e dichiarazioni, ma di pochi gesti davvero concreti.

Carlo Di Stanislao

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