BRINDISI SOTTO ASSEDIO: difendiamola in coro

Conosciamo tutti, almeno a grandi linee, la storia economica della nostra città, caratterizzata soprattutto da un’ agricoltura “secolare” e una pluridecennale industria “pesante”. Purtroppo, ci duole constatare che quest’ultima strada, fortemente voluta dai vari amministratori locali avvicendatisi negli anni, ha trasformato in negativo la fisionomia della città e del porto. Tralasciando l’esiguo contributo che tale […]

LOCAND 23 12 LEGGERAConosciamo tutti, almeno a grandi linee, la storia economica della nostra città, caratterizzata soprattutto da un’ agricoltura “secolare” e una pluridecennale industria “pesante”. Purtroppo, ci duole constatare che quest’ultima strada, fortemente voluta dai vari amministratori locali avvicendatisi negli anni, ha trasformato in negativo la fisionomia della città e del porto.

Tralasciando l’esiguo contributo che tale politica ha apportato in termini occupazionali, la scelta di trasformare la nostra città in un polo industriale non ci ha consentito uno sviluppo sostenibile. E oggi tutti ne stiamo pagando le conseguenze.

Nonostante ciò, negli ultimi tempi abbiamo assistito al proliferare di aziende multinazionali che vogliono contribuire al massacro della nostra città attraverso la medesima produzione: quella energetica.,come ad esempio nel caso del rigassificatore.

Noi non ci stiamo.

Non vogliamo continuare a pagare scelte intraprese altrove, né tantomeno continuare a perdere amici e parenti tra emigrazione e malattie. Noi non vogliamo crescere nella morsa tra il ricatto occupazionale e quello culturale, che non consentono una AUTODETERMINAZIONE POPOLARE. Riteniamo, inoltre, che questo sviluppo sia incoerente con la legittima aspettativa di tutta la “Terra di Brindisi” di pretendere un REALE NUOVO MODELLO DI SVILUPPO che valorizzi le nostre risorse naturali, quali turismo,commercio,cultura,gastronomia,agricoltura,pesca e tanto altro.

In questa fase in cui si sta discutendo di NUOVE CONVENZIONI ENERGETICHE con le centrali a carbone che insistono sul territorio, chiediamo una FORTE RIDUZIONE DELLA QUANTITà DI CARBONE MOVIMENTATA A BRINDISI e alle amministrazioni locali di TUTELARE E RAPPRESENTARE il diritto della cittadinanza brindisina e non solo, alla salute e a vivere in un ambiente pulito.

Per queste e tante altre ragioni abbiamo deciso di scendere in piazza a manifestare il nostro dissenso verso il futuro che si prospetta, perché non vogliamo più essere solo spettatori dei business altrui, ma registi del nostro futuro, compatibilmente con le nostre risorse e con le capacità e la volontà del territorio.

Il comitato No al carbone continua ad essere presente con un gazebo/presidio permanente di informazione e sensibilizzazione in Piazza vittoria, aperto ogni giorno dalle 18 alle 21 dove abbiamo avviato una raccolta firme per inoltrare richiesta alla procura della Repubblica di Brindisi per l’apertura un indagine volta a verificare il legame fra l’attività delle centrali a carbone e i danni ambientali e sanitari avuti dal nostro territorio.

Il prossimo 23 dicembre (ore 17,00), avrà così luogo un corteo che partirà dal piazzale della Stazione e culminerà a Piazza Santa Teresa, dove è previsto un concerto di gruppi locali che hanno fornito la loro GRATUITA adesione per continuare l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito a un problema molto sentito dai più giovani e non. Sul palco di Piazza Santa Teresa si avvicenderanno: Franco Zuccaro (regista teatrale e cantante); I Malvasia e I Pizzicati di Beppe e Donatella (folk-pizzica); gli MKS (rock-blues anni ‘70); i

Mama Roots e i Sud Sound System (reggae). Nel corso della manifestazione saranno allestiti spazi informativi per ricevere ulteriori informazioni sul tema e poter esprimere il proprio parere.

IL Comitato No al Carbone sicuro della vostra sensibilità in riferimento alle suddette questioni e convinti che TUTTI INSIEME POSSIAMO CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DEL NOSTRO TERRITORIO,.vi INVITA AD UNA MASSICCIA PARTECIPAZIONE ALLLA GIORNATA DEL 23 DICEMBRE 2009 “BRINDISI SOTTO ASSEDIO,DIFENDIAMOLA IN CORO”.

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