Introduzione

Capuano, propone un corso online sul giornalismo di Pace al sito http://www.improntalaquila.org La creazione di un nuovo metodo giornalistico. Un bilanciamento tra il giornalismo accadimentistico e un processo di conoscenza e di identificazione tra tutte le diversità. In realtà, si tratta di una ricerca di un linguaggio (leggi significati) finalizzato esclusivamente alla Pace. Si  tratta di lavorare […]

Capuano, propone un corso online sul giornalismo di Pace al sito http://www.improntalaquila.org
La creazione di un nuovo metodo giornalistico. Un bilanciamento tra il giornalismo accadimentistico e un processo di conoscenza e di identificazione tra tutte le diversità. In realtà, si tratta di una ricerca di un linguaggio (leggi significati) finalizzato esclusivamente alla Pace. Si  tratta di lavorare simultaneamente sulla propria coscienza e vicendevolmente su quella del nostro prossimo secondo più binari corrispondenti a un preciso Progetto Strategico.
Questa strategia che dovrebbe lentamente sostituirsi alla tradizionale strategia bellica (e allo scontro competitivo in tutti o quasi campi della vita sociale) si accompagnerà in parallelo al lavoro delle diplomazie e delle politiche di rito, essendone però del tutto indipendente . Essa si basa sul presupposto che non ci potrà mai essere pace nel mondo se le popolazioni individuo su individuo non avranno assimilato e calibrato al massimo livello coscienziale la Pace come il loro prioritario diritto. Il Progetto è una vera e propria galassia prevista su diversi piani con una precisa distribuzione dei compiti affidati a coloro che si riconosceranno votati a realizzarlo. In sintesi contempla  1) Obbiettivo: la Pace nel mondo; 2) Metodologia : Scienza di strategia della Pace; 3) Operatività: Comunicatori di ricerca, Comunicatori nel luoghi. Presupposto tassativo, assoluta verginità ideologica. Questi stringati accenni servono a prospettare il  tipo di materiale da vagliare e  plasmare e il contenuto operativo del Progetto senza però entrare nel merito non solo per la sua complessità e il suo andamento costantemente evolutivo ma perché concretamente proponibile solo nella fase di realizzazione. On line è però possibile trovare già parecchio materiale sulla fase preparatoria sempre a livello di ricerca e in costante forzato bilanciamento con le problematiche sociopolitiche quotidiane. Ognuno se interessato può lavorare dapprima mentalmente poi interiormente, quindi costruttivamente su di esso, essendo però sempre consapevole di muoversi intorno al Progetto e non ancora dentro di esso.
Si precisa che quel che io offro è l’opportunità di entrare nel mondo dell’utopia senza che ciò voglia esprimere una bocciatura ante litteram del Progetto stesso, visto che sarebbe un non senso poi che di questa utopia ci occupiamo. Invito a tenere conto infatti che essendo la Pace nel mondo una splendida utopia, anzi l’utopia per eccellenza, soltanto un Progetto impostato secondo una valenza fortemente utopica può provare ad affrontarne la realizzazione.  Per l’insieme delle suddette  considerazioni e per molte altre ancora, preferisco sostituire il termine “Lezioni” con quello di “Incontri”. Infatti io non impartisco lezioni a nessuno né mai avrò una pretesa del genere. Mi aspetto viceversa che gente preparata specialisticamente in tanti campi traducano in lezioni tutti gli elementi teorici e operativi su i quali rifletto e lavoro da tanti decenni Va da sé che questi tecnici dovranno anch’essi rispondere al requisito d’essere votati a una rivoluzione totale qual è quella che osa introdurre o… reintrodurre una Civiltà di Pace a quella ancora in atto di guerra.

Ma non basta, è indispensabile che lo facciano – così come i loro discepoli- dopo una onesta e profonda pulizia da dipendenze ideologiche sia mentali che -operazione più difficile- psichiche e istintuali. Essendo quest’ultimo l’ambito dove l’emotività serpeggia anarchicamente, anche misconosciuta, sfuggendo con troppa frequenza  ad ogni controllo, sfociando spesso in violenza, e spesso a smentita di dichiarazioni razionali a volte  anche pubbliche”. Gl.C.

2 risposte a “Introduzione”

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