IMBRATTANO DUE SCUOLE, OLTRE VENTI RAGAZZI IDENTIFICATI

LECCE – Giovani, anzi, giovanissimi, alcuni di loro neanche quattordicenni, e già armati di bombolette e pronti a rilasciare le proprie firme sui muri, possibilmente quelli delle scuole. Emuli dei writer delle metropoli, forse, con qualche vaga idea sociale che circola per la testa. Come interpretare, altrimenti, quel “C’è chi veste Prada e chi vive […]

LECCE – Giovani, anzi, giovanissimi, alcuni di loro neanche quattordicenni, e già armati di bombolette e pronti a rilasciare le proprie firme sui muri, possibilmente quelli delle scuole. Emuli dei writer delle metropoli, forse, con qualche vaga idea sociale che circola per la testa. Come interpretare, altrimenti, quel “C’è chi veste Prada e chi vive nella strada”, incompleto di una “A” al termine della frase (non sono riusciti evidentemente a finire la scritta)? Graffiti di ogni tipo e con varie gradazioni di colore, dal blu all’argento, tag per lasciare ovunque firma del proprio passaggio.

La scuola media “Ascanio Grandi” di via Patitari, a Lecce, sembra prestarsi particolarmente ad atti di vandalismo. Chi vi passa davanti, non può fare a meno di notare come dai bassi muri di cinta sormontati da cancelletti di ferro, fino alle pareti esterne dello stesso edificio (quindi, dopo aver agilmente scavalcato le inferriate), fra ingresso e campetto di pallavolo, fra rampe per disabili e altri muri, non vi sia ormai sia soluzione di continuità. Un’immensa lavagna dove scrivere di tutto. E non è sfuggito alla regola neanche qualche innocente albero, a ben guardare. Ma ieri sera ad alcuni degli autori di queste scritte, è andata male, e non è successo soltanto davanti alla scuola media, ma anche nei pressi dell’istituto magistrale “Siciliani” di via Leuca. In due distinti interventi, le pattuglie di polizia della sezione volante hanno infatti beccato gruppi di ragazzi all’opera. E per diversi di loro sono scattate le segnalazioni al Tribunale dei minori.

Il primo intervento, alle 19,50, proprio davanti all’“Ascanio Grandi”. Una segnalazione di qualche passante sulla presenza di giovani all’interno del muro di cinta è giunta in questura e la centrale operativa ha inviato una pattuglia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno notato che i dintorni della scuola, pur non essendo certo orario di lezioni, erano particolarmente affollati. Almeno una ventina i ragazzi scorti nelle vicinanze dell’ingresso posteriore dell’istituto. Alcuni, alla vista della volante, hanno pensato bene di battere in ritirata, dirigendosi verso via Torre del Parco.

A quel punto è piombata sul posto una seconda pattuglia e ad essere fermati ed identificati sono stati dodici ragazzi, quattro dei quali trovati in possesso di numerose bombolette spray o con le mani sporche di vernice. In particolare, gli agenti hanno constatato come Q.G., 14enne, avrebbe cercato di disfarsi di uno zaino di colore blu, gettandolo sotto un’auto in sosta. Il movimento sarebbe però stato notato da uno dei poliziotti che l’ha recuperato, rinvenendo all’interno varie bombolette. L’assistente ha poi notato come un altro ragazzo, minore di 14 anni, avesse addosso uno zaino, anche questo contenente diverse bombolette spray

Durante il controllo dei ragazzi, uno di loro, L.M., di 14 anni, sarebbe apparso visibilmente agitato, cercando di nascondere le mani, tenendole nelle tasche dei pantaloni e tentando di rimanere nell’ombra e quanto più distante possibile da chi stava effettuando i controlli. Ovviamente, l’atteggiamento non è sfuggito agli agenti, che hanno verificato come avesse le mani sporche di vernice. Davanti all’evidenza, il giovane avrebbe ammesso di aver partecipato insieme ad altri suoi coetanei, a suo dire non più presenti sul posto, all’imbrattamento dei muri, sia di via Torre del Parco, sia all’interno della scuola, accompagnando gli agenti e personale della polizia scientifica, nel frattempo fatto intervenire sul posto. E intanto, altre bombolette sono spuntate fuori dal vano sottosella di un ciclomotore, in disponibilità ad un altro ragazzino, posteggiato proprio davanti al cancello della scuola,.

Gli altri otto minorenni, che al momento dell’intervento non hanno mostrato comportamenti sospetti, non presentando neanche tracce di vernice sul proprio corpo e sugli indumenti e non cercando di nascondere nulla che potesse ricondurli ad aver partecipato all’azione (l’imputazione è di danneggiamento aggravato), dopo l’identificazione sul posto, sono stati affidati ai rispettivi genitori. Nel frattempo, i poliziotti sono entrati anche all’interno del perimetro della scuola, rinvenendo nei pressi dell’ingresso principale un’altra bomboletta, un cappellino da baseball e alcuni tappi diffusori. Oltre all’odore di vernice fresca, particolarmente forte, non è sfuggita agli occhi la presenza di vistose scritte non ultimate sul portone in legno dell’ingresso principale e sul muro adiacente, in prossimità della scala. Alcune di colore blu, dai caratteri illeggibili, la già citata scritta su chi veste firmato e chi vive in strada, e ancora, sotto una finestra posta sulla rampa per disabili, “SA”, con bordi blu incompleta. Tutto documentato dalla scientifica.

Come se già non bastasse tutto questo, un’altra segnalazione è giunta al 113 pressappoco alla stessa ora, dalle parti di via Leuca, angolo via del Delfino dove, presso l’istituto scolastico “Siciliani”, erano stati segnalati alcuni giovani intenti, anche in questo caso, ad imbrattare i muri. Anche qui è piombata una volante, i cui agenti hanno individuato un ragazzo maggiorenne e due ragazze minori, che stazionavano sulla scalinata adiacente la rampa d’ingresso per disabili e che dà accesso all’entrata secondaria dell’istituto scolastico. I tre sono stati identificati per S.M., 22enne, M.A., 17enne e S.R., di 16 anni.

Sulla scalinata in marmo chiaro su cui i tre erano seduti, nonché sull’adiacente rampa e sul marciapiede antistante, sono state notate alcune frasi scritte con dello spray di colore arancione, ancora fresche ed emananti un forte odore di vernice. Vicino ai tre giovani, posata per terra, una bomboletta spray. I tre avrebbero confessato di essere lì per scrivere alcune frasi di auguri per il compleanno di una compagna di classe delle due giovani e per fare ciò, tutti e tre avrebbero nel contempo ammesso di aver adoperato proprio quella bomboletta spray sequestrata. La stessa, a quanto pare, usata anche per scrivere frasi su gran parte delle scale. E sul marciapiede antistante la scalinata, una scritta: “Auguri elena 18.01.10 dalla tua classe”, con un cuore disegnato in appendice e per una lunghezza di circa 9 metri e su due righi.

Il tutto è stato sottoposto, anche in questo caso, a rilievi della polizia scientifica. Le minori sono state affidate ai rispettivi genitori. In totale, la polizia ha recuperato ben 29 bombolette spray, sequestri insieme a diversi tappi diffusori ed agli zaini. Di tutti i fatti avvenuti, è stata informata Simona Filoni, pubblico ministero di turno presso la Procura dei minorenni.

Fonte: LeccePrima.it

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