Haiti: un gesto simbolico dei medici aquilani

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici de L’Aquila ha deliberato, ieri 21 gennaio, l’invio immediato di un primo aiuto di 10.000 Euro alla Fondazione Franceca Rava, organizzazione umanitaria italiana presente in Haiti da 22 anni, con numerosi progetti in aiuto all’infanzia, tra cui un ospedale pediatrico, un orfanotrofio, scuole di strada e attualmente impegnata a portare […]

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici de L’Aquila ha deliberato, ieri 21 gennaio, l’invio immediato di un primo aiuto di 10.000 Euro alla Fondazione Franceca Rava, organizzazione umanitaria italiana presente in Haiti da 22 anni, con numerosi progetti in aiuto all’infanzia, tra cui un ospedale pediatrico, un orfanotrofio, scuole di strada e attualmente impegnata a portare soccorso alla popolazione colpita dal terremoto che ha causato migliaia di morti e dispersi. L’ospedale pediatrico Saint Damien, l’unico dell’isola e il più grande dei Caraibi, inaugurato nel 2006, è in piedi,  ma gravemente danneggiato e sebbene i 150 bambini degenti siano stati evacuati, il suo pronto soccorso continua ad essere un importante centro di riferimento per gli aiuti. Padre Rick Frechette, sacerdote e medico in prima linea, direttore di N.P.H. Haiti, sta coordinando i soccorsi con il suo staff e dall’Italia sta partendo un gruppo di medici volontari della Fondazione per portare immediato aiuto. Ad Haiti, mentre la terra continua a tremare (ieri registrate due scosse di 4,9 e 4,8 gradi Richter), manca l’acqua potabile ed è piena emergenza tifo e dengue. I problemi maggiori in queste ore sono rappresentati dalle ferite e dalle infezioni a seguito dei traumi non curati: moltissimi i bambini a cui vengono amputati gli arti, ma ci sono anche casi di genitori che, quando gli viene prospettato il triste destino dei piccoli, se li portano a casa con le ferite infette, destinando con ogni probabilità i piccoli alla morte. Anche se per le strade di Port-au-Prince, di Leogane, di Jacmel continua a regnare il caos, si allenta ad Haiti l’imbuto che ha finora ingolfato gli aiuti. Le autorità americane, che gestiscono per conto dell’Onu il traffico di aiuti umanitari hanno comunicato che da ieri sono operativi sull’isola quattro aeroporti, due ad Haiti, due appena oltre il confine con la Repubblica Dominicana. È stato spiegato che finora tonnellate di rifornimenti sono rimaste ammassate nell’aeroporto di Port-au-Prince, creando un ingolfamento tale che anche alcuni voli urgenti sono stati dirottati. Con l’apertura di altri tre scali tutto dovrebbe procedere in modo più fluido. Sono stati allestiti 320 campi profughi in diversi punti del Paese. Questo consente uno smistamento più razionale dei viveri. Tuttavia ancora in molte aree la distribuzione di acqua e cibo resta difficile. La piccola donazione dei medici aquilani è solo un primo gesto simbolico, cui faranno seguito altri concreti aiuti, volti ad alleviare la sofferenza di una popolazione già in condizioni disperate prima del recente sisma. Chi voglia aiutare o  fare una donazione a “Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus”, può farlo, con causale “terremoto Haiti”, tramite bollettino postale su c/c postale 17775230; oppure tramite bonifico su c/c bancario Banca Mediolanum Spa, Ag. 1 di Basiglio (MI) IT 39 G 03062 34210 000000760000. E’ possibile anche donare mediante carta di credito telefonando al 02-5412 2917 o collegandosi on-line su: https://www.nph.org/ml/scripts/client/it/adozione.php?sub=general.

Carlo Di Stanislao
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