Greenpeace a Venezia contro il Nucleare

Venezia è sommersa dall’acqua alta, tre gommoni di Greenpeace hanno quindi potuto navigare la notte scorsa in Piazza San Marco. Gli attivisti hanno aperto uno striscione con la scritta ”Nucleare = falsa soluzione. Più efficienza e rinnovabili”. Secondo l’ultimo rapporto dell’ONU presentato lo scorso novembre a Marrakech, nei prossimi sessant’anni Venezia rischia di finire sott’acqua a […]

Venezia è sommersa dall’acqua alta, tre gommoni di Greenpeace hanno quindi potuto navigare la notte scorsa in Piazza San Marco.
Gli attivisti hanno aperto uno striscione con la scritta ”Nucleare = falsa soluzione. Più efficienza e rinnovabili”. Secondo l’ultimo rapporto dell’ONU presentato lo scorso novembre a Marrakech, nei prossimi sessant’anni Venezia rischia di finire sott’acqua a causa dei cambiamenti climatici. Il nucleare è una strada sbagliata e pericolosa, che non salverà il clima. Bisogna investire subito in rinnovabili ed efficienza.

I piani nucleari del governo prevedono la creazione di almeno quattro centrali nucleari che costeranno all’Italia, soltanto per la costruzione, ognuna tra i 5 e i 6 miliardi di euro e che non saranno attive prima di dieci anni. Se l’Italia punterà sul nucleare non potrà rispettare gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2020 e sprecherà le risorse che avrebbe potuto investire in tecnologie pulite ed efficienza, vere soluzioni immediatamente disponibili.

Mentre il governo con la Legge 99/2009 bypassa le competenze delle regioni in materia energetica, alcuni candidati, tra cui Polverini, Zaia e Formigoni approvano i piani nazionali pro-nucleari del governo. Difficile pensare che poi si opporranno a una centrale nella propria regione nonostante ora a fini elettorali dichiarino di ”non aver bisogno” del nucleare nelle regioni in cui si presentano.

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