Umbria sopra la media nel credito. I dati e le iniziative presentati all’Osservatorio regionale

Il volume dei prestiti a famiglie e imprese in Umbria rimane sopra la media nazionale, nonostante il rallentamento registrato nel 2009. È il quadro generale emerso dall’esame dei dati 2009 effettuato dallo Speciale Osservatorio regionale sul credito riunito questa mattina in prefettura a Perugia. Le considerazioni e gli esiti dell’odierna seduta confluiranno nel rapporto trimestrale […]

Il volume dei prestiti a famiglie e imprese in Umbria rimane sopra la media nazionale, nonostante il rallentamento registrato nel 2009. È il quadro generale emerso dall’esame dei dati 2009 effettuato dallo Speciale Osservatorio regionale sul credito riunito questa mattina in prefettura a Perugia. Le considerazioni e gli esiti dell’odierna seduta confluiranno nel rapporto trimestrale che sarà inviato nei prossimi giorni all’Osservatorio Nazionale sul monitoraggio degli interventi anti-crisi.
Entrando nel dettaglio dei dati, forniti da Banca d’Italia, sono le famiglie consumatrici il traino della domanda regionale di credito, mentre calano i prestiti alle imprese, soprattutto per quanto riguarda l’industria manifatturiera e, in generale, le piccole imprese.
Dal punto di vista degli istituti di credito, il 2009 ha visto il flusso delle nuove sofferenze, cioé i crediti non rientrati, superare quello dei prestiti erogati, soprattutto nelle relazioni con le imprese. Sempre sul fronte bancario, si segnala anche l’allontanamento di alcuni istituti dal territorio regionale, con comprensibili ripercussioni negative sulla domanda di credito locale.
A bilanciare le criticità emerse c’è però la reazione dinamica delle istituzioni regionali, private e pubbliche. Durante la seduta dell’osservatorio sono state illustrate, infatti, l’iniziativa realizzata da Confindustria e Gruppo Intesa San Paolo per la definizione dei rating aziendali, e il progetto di collaborazione tra la Commissione credito dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e l’Associazione bancaria italiana (Abi) per dotare i comuni umbri di strumenti finanziari adeguati a sostenere gli investimenti, a garanzia dei crediti delle imprese coinvolte.  Le valutazioni effettuate oggi dall’Osservatorio saranno riepilogate nel rapporto trimestrale per l’Osservatorio nazionale sul monitoraggio degli interventi anti-crisi.

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