Haiti: stupri nei campi sfollati e CRI nel pantano

Estremamente diffusa la violenza sessuale sulle donne nei campi che sono sorti a Haiti dopo il terremoto, ha denunciato ieri 25 marzo Amnesty International.’ La violenza sessuale – ha dichiarato la ricercatrice Chiara Liguori – era gia un motivo di preoccupazione prima del sisma’. Una bambina di 8 anni è stata violentata nella sua tenda, […]

Estremamente diffusa la violenza sessuale sulle donne nei campi che sono sorti a Haiti dopo il terremoto, ha denunciato ieri 25 marzo Amnesty International.’ La violenza sessuale – ha dichiarato la ricercatrice Chiara Liguori – era gia un motivo di preoccupazione prima del sisma’. Una bambina di 8 anni è stata violentata nella sua tenda, mentre la madre era a lavorare. Una 15enne è stata stuprata quando è uscita dal campo per andare in bagno; 19 casi solo in una sezione di un campo della capitale. L’organizzazione per i diritti umani ”ha sollecitato le autorità haitiane ad agire immediatamente e in modo efficace per stroncare la violenza sessuale e proteggere le donne che vivono nei campi”. ”La violenza sessuale e’ ampiamente presente nei campi dove si trovano le persone più vulnerabili del paese’ – ha dichiarato da Port-au-Prince Chiara Liguori, ricercatrice sui Caraibi di Amnesty International – Costituiva gia un grande motivo di preoccupazione prima del terremoto, ora la situazione in cui vivono gli sfollati crea un rischio ancora maggiore’. ”Le autorità – ha proseguito Liguori – devono dare priorità al rafforzamento della presenza della polizia nei campi, specialmente di notte, in modo da proteggere le donne e le bambine ed agire in modo adeguato sulle denunce ricevute”. Nel corso della missione ad Haiti, i delegati di Amnesty International hanno incontrato autorità di governo (tra cui il presidente della Repubblica Rene’ García Pre’val e il primo ministro Jean-Max Bellerive), il capo della Missione Onu di stabilizzazione, rappresentanti di varie agenzie dell’Onu e di Organizzazioni non governative locali e internazionali e, infine, gli ambasciatori di Brasile, Canada e Francia. Continua intanto l’opera d’aiuti della Croce Rossa Italiana in favore del paese colpito dal sisma. Sabato 27 e domenica 28 marzo la Croce Rossa Italiana sarà mobilitata in tutta la penisola, con i volontari che offriranno piccole colombe pasquali che potranno essere ritirate versando una piccola donazione ed i fondi che serviranno a finanziare le attività ed i progetti in favore di Haiti e del Cile. Tutta<via crescono gli allarmi sul reale stato di salute della Croce Rossa Nazionale,e retta ad ente morale il 30 maggio 1884, commissariata otto volte dal 1982 ad oggi, governata dal neo commissario straordinario, l’avvocato Francesco Rocca, già in scadenza di mandato. e prime segnalazioni sul pessimo stato di salute risalgono all’estate del 2008, quando gli ispettori delle Finanze indagarono, da qui il commissariamento. Gli ispettori se la presero con il corpo militare, e avanzarono una valutazione più politica che contabile: struttura vecchia e obsoleta, regole desuete. Così i vertici militari fecero le loro controdeduzioni e chiamarono gli ispettori della Difesa. Aprendo una querelle tra la sciagurata gestione del Comitato centrale, di nomina politica, ed il corpo militare, ausiliario, dipendente dalle Forze armate.  In occasione dell’ultima emergenza internazionale, il terremoto di Haiti appunto, la Croce Rossa Italiana non ha potuto portare neanche una tenda. I 40 milioni di euro che ogni anno il ministero della Difesa stanzia per il corpo militare non erano mai stati spesi, inghiottiti dai debiti del bilancio, con esposizioni bancarie in media, fino a 50 milioni di euro. Tuttavia, la bandiera è arrivata. Atterrata sull’isola una folta rappresentanza, una ventina di persone, al seguito dell’avvocato Francesco Rocca. Quattro giorni e poi tutti a casa. Il 1° marzo, poi, l’on Maurizio Turco (PD), hiede a quattro ministeri (Innovazione, Lavoro, Salute, Difesa) come mai un maresciallo della Croce Rossa in servizio ad Avezzano, Vincenzo Lo Zito, pur malato, sia trasferito ad Assisi ed oggetto di richiami disciplinari per aver denunciato illeciti amministrativi commessi dalla presidente della Croce Rossa della Regione Abruzzo, Maria Tersa Letta (sorella di Gianni). Gravi accuse ed inadempienze sono poi pubblicate su l’Espresso il 23 martzo scorso (vedi http://espresso.repubblica.it/dettaglio/sembra-un-ministero-e-la-croce-rossa/2123543/8), cui fa seguito un intervento del senatore dell’Italia dei Valori Vito Lannutti,  che ricorda, ad  esempio, che 17 milioni di euro destinati alla Difesa per le esigenze del corpo militare non sono mai stati spesi per le loro finalità ed inoltra una domanda, al ministero della Salute, delle Finanze e della Difesa, in cui chiede, anche, se il commissariamento della Croce Rossa continuerà o se non sia il caso di procedere all’assemblea e alla nomina del presidente, restituendo a questo Ente l’esercizio ordinario.

Carlo Di Stanislao

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