Poliziotti della neve: i risultati di una stagione

La stagione sciistica è ormai terminata; quasi tutte le località hanno chiuso gli impianti e la prevenzione contro comportamenti scorretti, o il soccorso in caso d’incidenti, è stata assicurata, come ogni anno, dalla Polizia di Stato. Nel corso della stagione invernale 241 specialisti della polizia hanno garantito, in 60 località, la sicurezza per gli appassionati […]

La stagione sciistica è ormai terminata; quasi tutte le località hanno chiuso gli impianti e la prevenzione contro comportamenti scorretti, o il soccorso in caso d’incidenti, è stata assicurata, come ogni anno, dalla Polizia di Stato. Nel corso della stagione invernale 241 specialisti della polizia hanno garantito, in 60 località, la sicurezza per gli appassionati della montagna con più di 14 mila interventi di soccorso.

Lo scorso 9 aprile il questore di Trento ha premiato i 16 responsabili dei distaccamenti di polizia del Trentino, ringraziandoli proprio per l’impegno e la professionalità con cui hanno svolto il loro lavoro. Numerose sono state le lettere d’apprezzamento arrivate in questura da persone soccorse che hanno ringraziato i “poliziotti della neve”.
La più commovente è quella di Alessandro, un bambino di 5 anni che, a febbraio, era in settimana bianca con la famiglia a Folgaria (Tn). Il bimbo cadendo si è rotto una gamba ed è stato soccorso con la motoslitta dalla Polizia; tornato a casa ha raccontato la sua esperienza in un disegno che il padre ha poi inviato alla questura, insieme a una mail di ringraziamento per i poliziotti Giovanni e Albino.

Poi c’è la storia di Andrea che ha scritto una lettera per ringraziare i poliziotti di Ortisei (Bz) che lo hanno salvato. Una domenica di febbraio Andrea, a causa di una fitta nebbia, si è trovato fuori pista e in grosse difficoltà. Gli sci sprofondavano nella neve fresca che gli è arrivata alla vita, non permettendogli più alcun movimento. Grazie al telefonino che aveva con se è riuscito a chiamare il 113 per i soccorsi. “Voglio ringraziare voi, in particolare Enrico che mi è venuto a salvare”- scrive nella sua lettera Andrea. “Non lo dimenticherò mai, se sono vivo è grazie a lui e a voi”.

Sono stati più di 14 mila gli interventi di soccorso effettuati sulle piste di tutte le località sciistiche, nel periodo che và dal 5 dicembre 2009 al 4 aprile 2010. Dopo le cause accidentali i principali motivi di incidente sono dovuti alle collisioni tra persone. Gli sciatori, denunciati dagli uomini del Centro addestramento alpino di Moena, sono state 1.554 e 2 quelle arrestate.

A perdere la vita sulle piste da sci sono state 20 persone di cui 9 sono decedute per cause traumatiche dovute agli incidenti e altre 11 per cause naturali.

I dati sono stati raccolti dal Centro addestramento alpino di Moena che coordina, ogni anno, i servizi in montagna, oltre a formare il personale dedicato a tale settore.

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