Cresce del 3% la raccolta differenziata dei rifiuti, Trentino Alto Adige e Veneto le regioni che primeggiano

E’ in crescita la raccolta differenziata in Italia: nel 2008 ha raggiunto il 30,6% della produzione totale dei rifiuti urbani, mentre nel 2007 si assestava al 27,5% circa. E’ uno degli aspetti centrali evidenziati dal rapporto Ispra sui rifiuti urbani presentato oggi a Roma. A livello regionale sono il Trentino Alto Adige ed il Veneto […]

E’ in crescita la raccolta differenziata in Italia: nel 2008 ha raggiunto il 30,6% della produzione totale dei rifiuti urbani, mentre nel 2007 si assestava al 27,5% circa. E’ uno degli aspetti centrali evidenziati dal rapporto Ispra sui rifiuti urbani presentato oggi a Roma. A livello regionale sono il Trentino Alto Adige ed il Veneto le regioni con le percentuali più alte (rispettivamente il 56,8% e 52,9%); al Nord primeggiano Emilia-Romagna (+ 5,7%) e Friuli Venezia Giulia (+4,9%), al centro le Marche hanno il primato della migliore perfomance (+5,3), mentre la regione del Sud più virtuosa è la Sardegna con un aumento del 6,9% rispetto al 2007.

Secondo l’Ispra tra le città con più di 150 mila abitanti è ancora Reggio Emilia con il 47,3% che fa registrare la più elevata percentuale di raccolta differenziata. Superano la soglia del 40% anche Ravenna (43,8), Parma (43,2), Modena (42,2%), Torino (40,7%), Padova (40,6%) e Brescia (40,3%). Sono comunque 15 le città italiane a superare la soglia del 30% di differenziata nel 2008 (erano 12 nel 2007) e tra queste ci sono due delle quattro maggiori città italiane, ovvero Torino e Milano. Roma – evidenzia il rapporto- migliora di poco arrivando al 17,4% (16,9% nel 2007), mentre Napoli fa rilevare un calo, attestandosi al 9,6% (era all’11,5% nel 2007).

Tra le città del Sud, in crescita, seppur ancora contenute, appaiono le percentuali di raccolta di Cagliari (dall’11,3% del 2007 al 17,8% del 2008, Bari (dal 12,1% al 16,8%) e Foggia (dall’8,6% al 12,5%), mentre per gli altri centri (Catania, Palermo Taranto e Messina) si osservano, ancora, tassi di raccolta decisamente bassi, ben al di sotto del 10%.

Sul fronte dei costi di gestione del servizio di igiene urbana lo studio presentato oggi riferisce che nel 2007 i rifutisono costati in media agli italiani 131,5 euro a persona. I grandi Comuni con più di 50 mila abitanti pagano di più, circa 152 euro pro capite, mentre i piccoli centri, al di sotto dei 5 mila abitanti spendono mediamente 96 euro a persona. Infine, l’Ispra segnala che nel 2009 sono 1.197 i Comuni che applicano la tariffa (TIA), vale a dire il 14,8% del totale, che in termini di popolazione corrisponde a circa il 29%. (gp)

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