Convento San Giuliano: Un complesso monumentale da salvare

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Padre Candido Bafile , rappresentante legale per la comunita’ francescana, indirizzata al Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi, al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, al Prefetto, al Provveditore alle Opere Pubbliche  Giancarlo Santariga, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo Anna Maria Reggiani per sensibilizzarli sul valore del patrimonio storico  […]

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Padre Candido Bafile , rappresentante legale per la comunita’ francescana, indirizzata al Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi, al Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, al Prefetto, al Provveditore alle Opere Pubbliche  Giancarlo Santariga, alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici d’Abruzzo Anna Maria Reggiani per sensibilizzarli sul valore del patrimonio storico  del convento di San Giuliano attraverso la segnalazione del “luogo della nosta anima”.

  Il sisma del 6 aprile 2009 ha colpito duramente la comunità francescana dei Frati Minori dell’Aquila, danneggiando in maniera grave le sedi storiche della spiritualità e dell’apostolato francescano. In particolar modo ha compromesso le strutture del convento, della chiesa di S. Giuliano ed ha provocato fenomeni di frana sul pendio su cui il bene storico-artistico sorge. I danni hanno costretto la comunità francescana ad una diaspora nel territorio regionale lasciando all’Aquila pochi testimoni di spiritualità ad operare per la propria missione.

La cosa più grave è l’abbandono e la chiusura degli importanti centri di cultura all’interno del convento di S. Giuliano rappresentati dal museo archeologico, artistico e naturale costruito dai frati con decenni di raccolte conosciute in tutto il mondo, e dalla biblioteca contenente oltre 35.000 volumi d’arte e di cultura aperta al pubblico ed importante sostegno al sistema bibliotecario nazionale.

Alcuni amici della comunità francescana hanno redatto gratuitamente, e donato alla stessa, un progetto di risanamento idrogeologico ed un progetto preliminare per il restauro del convento e degli spazi culturali sempre aperti al pubblico.

Con la presente si vuole portare all’attenzione delle SS.VV. la precaria condizione del convento, del museo e della biblioteca che rappresentano un importante patrimonio della cultura artistica aquilana ed abruzzese.

Il recupero del complesso conventuale nella sua interezza consentirebbe di riaprire la prima sede storica del francescanesimo osservante della regione Abruzzo, fondato da S. Giovanni di Capestrano agli inizi del Quattrocento, consentendo nel contempo la riapertura dei museo e della corposa ed importante biblioteca.

L’auspicabile intervento non è solamente a favore della comunità di frati che comunque in qualsiasi condizione e per vocazione continuerà ad operare – anche se in numero ridotto – nella città dell’Aquila, ma è a favore dell’intera comunità civile e della forte identità storica di cui il convento di S. Giuliano è una delle massime espressioni.

Il permanere di una situazione di stallo rischia di danneggiare ulteriormente il patrimonio artistico e monumentale dell’intera città con conseguente irrimediabile perdita di un centro di irradiazione spirituale e culturale.

Pur consapevoli delle difficoltà economiche e finanziarie e della grandezza dei danni a tutto il patrimonio della città e del cratere, si è certi che vogliate dare la giusta considerazione a questo importante monumento che merita, aldilà di noi, la dovuta attenzione.

Rimanendo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, fraternamente salutiamo.

 Per la comunità francescana

Il rappresentante legale

Padre Candido Bafile

2 risposte a “Convento San Giuliano: Un complesso monumentale da salvare”

  1. Paolo RICO ha detto:

    ‘Dies irae, dies illa’… con Tommaso da Celano, primo biografo dell’Assisiate, auspico, grazie al convergente impegno decisorio, che risorga presto il sito spirituale ed ambientale di san Giuliano. L’Aquila è soprattutto cultura e territorio! E, se ai giovani andrà questo patrimonio, a noi, adulti, tocca ripristinarlo, se, com’è vero, il terremoto è stato un po’ anche per colpa nostra, della nostra insipienza. Paolo Rico.-

  2. TerryMoto ha detto:

    Recentemente, su un giornale locale ho letto che già dal 2008, il Comune aveva a disposizione 90mila, per fare degli interventi per il rimboschimento del Bosco di San Giuliano, ma quei fondi “sono scomparsi nel nulla”. Ma c’è di più. Il “nostro” sindaco, affaccendato in tanti problemi(tipo quelli economici della “sua” Accademia dell’Immagine), si è completamente disinteressato, dopo il sisma del 6 aprile, del Convento di San Giuliano…
    Per chi volesse saperne di più il link dell’articolo è il seguente:
    http://www.leditoriale.com/index.php?page=articoli&articolo=5984&numero=511
    Chissà se Cialente&Co lo hanno letto. Quanto lavoro per la magistratura ci sarebbe da fare…

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