Ricostruzione: Nuova ordinanza per immobili, servizio idrico e tarsu

È stata firmata venerdì scorso l’ordinanza n. 3881 con la quale vengono previste alcune norme di rilevante interesse per le zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009. A darne notizia è il Commissario Delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi. Come proposto dalle strutture commissariali, l’ordinanza prevede la possibilità di accedere al finanziamento agevolato per […]

Foto: Manuel Romano

È stata firmata venerdì scorso l’ordinanza n. 3881 con la quale vengono previste alcune norme di rilevante interesse per le zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009. A darne notizia è il Commissario Delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi. Come proposto dalle strutture commissariali, l’ordinanza prevede la possibilità di accedere al finanziamento agevolato per la ricostruzione degli immobili danneggiati in misura e con modalità di vantaggio rispetto alla normativa preesistente.

Viene prorogato l’impiego di personale della difesa e quello in servizio a tempo determinato presso gli enti locali al fine di continuare ad assicurare le attività dell’emergenza e della ricostruzione.

Su proposta del Commissario Chiodi, la Gran Sasso Acqua Spa ottiene il ristoro dei maggiori oneri sostenuti nella fase della prima emergenza e un contributo straordinario per l’esercizio 2010 pari a 5 milioni di euro, che lo stesso Commissario Delegato può erogare a favore della medesima azienda.

L’art. 5 disciplina in modo puntuale la cosiddetta “sostituzione edilizia”, fornendo di fatto importanti elementi di carattere tecnico utili a velocizzare l’iter di molte pratiche per la riparazione degli edifici classificati E.

L’ordinanza, in linea con quanto già comunicato ai comuni del Cratere da parte del Commissario Chiodi, fornisce poi una interpretazione autentica sul problema della possibilità di accesso ai contributi per gli immobili da riparare che non siano residenti nei comuni interessati, chiarendo definitivamente che gli stessi contributi spettano anche ai non residenti.

Di particolare importanza è poi l’art. 10. Lo stesso, su iniziativa del Commissario Chiodi, consente di erogare ai comuni, per maggiori spese effettuate per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti o per minori entrate relative alla TARSU, un contributo nel limite complessivo per i comuni del cratere sino ad 11 milioni di euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *