Torna la storica Girandola di Castel Sant’Angelo, il cielo di Roma si accende

Si rinnova per il secondo anno, in occasione della festa dei Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo, “la Girandola di Castel Sant’Angelo”, il fantasmagorico spettacolo di fuochi d’artificio già immortalato nelle stampe del Piranesi e ritratto più volte dai grandi pittori del passato, citato nei Racconti dei Maestri delle Celebrazioni Liturgiche dei Papi di un […]

Si rinnova per il secondo anno, in occasione della festa dei Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo, “la Girandola di Castel Sant’Angelo”, il fantasmagorico spettacolo di fuochi d’artificio già immortalato nelle stampe del Piranesi e ritratto più volte dai grandi pittori del passato, citato nei Racconti dei Maestri delle Celebrazioni Liturgiche dei Papi di un tempo, e ora riportato alla luce grazie a un minuzioso lavoro di ricerca. La Girandola era un evento che richiamava spettatori da tutta Europa, un appuntamento, che sarebbe riduttivo definire un semplice fuoco d’artificio, dove accorrevano stranieri di ogni grado e ceto sociale. Introdotta a Roma nel 1481 per celebrare il pontificato di Papa Sisto IV è poi stata utilizzata per celebrare le principali festività dell’anno. Fra i tanti “maestri” che contribuirono nel tempo a rendere la Girandola un evento sempre più spettacolare pare si sia cimentato – secondo un’ipotesi su cui sono tuttora in corso studi e ricerche – anche Michelangelo Buonarroti, nel periodo in cui lavorava su committenza di Papa Giulio II.
Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, Ponte Vittorio Emanuele II, Ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, Ponte Umberto I e Via Banco Spirito sono i punti di avvistamento intorno a Castel Sant’Angelo consigliati al pubblico per godere al meglio dello spettacolo. Punti dove il Castello diventa un palcoscenico per gli spettatori sull’altra riva del Tevere.
Grazie ad un apparato tecnologico sofisticatissimo che si avvale di centraline radio per l’accensione dei fuochi, 18 tecnici ed un progettista sono in grado di far fronte – in assoluta sicurezza per loro e per l’ambiente circostante – ad un lavoro che in passato vedeva il coinvolgimento di oltre 100 uomini, con un notevole risparmio anche sui costi della manodopera che altrimenti sarebbero proibitivi. Viene così riproposto un evento che, come ha sottolineato il sindaco Gianni Alemanno “sancisce il forte legame tra gli spettacoli teatrali, le feste di piazza e le solennità legate alle tradizioni religiose della città di Roma…. uno spettacolo che l’Europa ci ha invidiato nei secoli e che non era più stato riproposto dall’epoca dell’Unità d’Italia”.
Questo ritorno, in occasione della festa dei Santi Patroni di Roma Pietro e Paolo, è promosso dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali, Commissione Cultura, Sovraintendenza ai Beni Culturali e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’organizzazione di Gruppo IX Invicta e il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

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