Affidereste un centro tumori a un ingegnere nucleare?

«La probabile nomina del professor Umberto Veronesi a presidente per l’Agenzia per la sicurezza nucleare», commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, «è evidentemente una scelta puramente di “immagine” ma totalmente priva di senso pratico. Crediamo che nessuno si farebbe operare di tumore da un esperto di sicurezza nucleare. Non vediamo, quindi, su quali […]

«La probabile nomina del professor Umberto Veronesi a presidente per l’Agenzia per la sicurezza nucleare», commenta Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, «è evidentemente una scelta puramente di “immagine” ma totalmente priva di senso pratico. Crediamo che nessuno si farebbe operare di tumore da un esperto di sicurezza nucleare. Non vediamo, quindi, su quali competenze specifiche si basi tale scelta».
«La statura nelle scienze mediche del professor Veronesi è indiscutibile e rappresenta un punto di riferimento nella cura dei tumori, in particolare al seno e all’utero. Distoglierlo dalla sua attività per un’operazione “vetrina”», continua il direttore di Greenpeace, « rappresenta una scelta sbagliata, con conseguenze negative immediate: per occuparsi di una materia a lui sconosciuta, dovrà sacrificare tempo che sarebbe meglio impiegato per curare e assistere i suoi pazienti. Se in questo Paese ognuno facesse il suo mestiere le cose andrebbero meglio».
«Risibile, poi, il richiamo di Veronesi alla propria passione per la fisica e alla Laurea Honoris Causa ricevuta dall’Università di Milano», conclude Onufrio: «il livello di complessità di una centrale nucleare, che è più ingegneristico che fisico, è tale da sconsigliare la nomina di una persona non esperta. A meno che l’interesse del medico italiano non sia dettato da altre motivazioni: conoscendo le ricerche che in diverse parti del mondo connettono l’aumento dei casi di leucemia infantile alla presenza di centrali nucleari, Veronesi pensa forse così di poter dare un contributo nel campo in cui le proprie competenze non sono in discussione. Ma quello che gli verrà chiesto è autorizzare impianti e controllarne la gestione, che è un mestiere assai diverso».

5 risposte a “Affidereste un centro tumori a un ingegnere nucleare?”

  1. grazia ha detto:

    Veronesi ha lasciato(e da tempo) il campo medico, dedicandosi agli affari e alla politica….

  2. TerryMoto ha detto:

    Personaggio “controverso” da wikipedia:
    “È favorevole alle centrali nucleari: il 30 maggio 2007 ha dichiarato che per rispettare gli impegni presi nel Protocollo di Kyoto, ed evitare sanzioni per inadempienza, l’Italia dovrebbe realizzare 10 centrali in 10 anni, superando lo «spauracchio ingiustificato» della tecnologia atomica. Allo stesso tavolo era presente il Premio Nobel per la Fisica Carlo Rubbia, il quale si è dichiarato in disaccordo con quanto detto da Veronesi.
    È un sostenitore degli inceneritori come soluzione di alcune problematiche legate allo smaltimento rifiuti e ha sostenuto la loro innocuità con affermazioni che lo hanno esposto a critiche di vario genere.
    Nel giugno 2008 ha dichiarato di essere contrario, per principio, alle intercettazioni telefoniche.
    Gli attivisti sostengono che tra i partner della Fondazione Veronesi figurerebbero aziende che si occupano di inceneritori e loro costruzione, centrali elettriche a carbone, ad oli e termonucleari. Le aziende chiamate in causa, oltre ad ENEL, sono Acea e Veolia Environnement che si occupano, oltre che di reti idriche, di incenerimento inquadrato in ambiti rispettivamente di produzione di energia e di trattamento dei rifiuti.

    Tali aziende sono tra i ventitré partner della conferenza mondiale The Future Of Science, di cui la Fondazione Veronesi è una delle tre fondazioni organizzatrici, mentre non figurano tra gli oltre cento partner propri della fondazione.

    In altre circostanze, suscitando la reazione sdegnata[senza fonte] di Carlo Rubbia, Veronesi ha più volte affermato il ruolo salvifico dell’energia nucleare, sostenendo che tale fonte «non comporta rischi per la salute e l’ambiente».

    A causa di queste ed altre dichiarazioni controverse, gli ambienti anti-nuclearisti, ambientalisti e i sostenitori di Beppe Grillo hanno epitomato Veronesi con l’appellativo di Cancronesi.

  3. Elio Ferrillo ha detto:

    Vorrei sapere da Giuseppe Onufrio, le cui competenze nei campi della Fisica Sanitaria della Radioprotezione e dell’Epidemiologia non conosco e quindi non valuto, quali “ricerche in diverse parti del mondo mettono in relazione l’aumento delle leucemie infantili alla presenza delle centrali nucleari”?
    Se riusciste ad avere una risposta non banale sarei molto grato.

  4. GIOVANNI ha detto:

    Le rispondo io
    l’evidenza, ma non solo leucemie, cancro alla tiroide, aborti e tanti tumori.
    Più o meno la storia si ripete ma nessuno se ne accorge.
    Vi ricordate cosa dicevano sul tabacco e le sigarette?
    che non vi erano nessi con i tumori, ma oggi sappiamo la verità.
    Sappiamo bene di quei signori luminari esperti e scienziati che giurarono il falso per promuovere un male.
    Se poi non bastassero quei morti si lavi la coscienza se ci riesce dei morti per uranio impoverito che se non fosse per le centrali nucleari civili sarebbe e avrebbe un costo troppo elevato per produrlo. Solo nella guerra delgolfo ne sono state sparpagliate 300 tonnellate.
    Ma poi basta vedere chi lo promuove e la sua limpidità.
    Un ministro che nemmeno sa chi gli ha pagato la casa davanti al colosseo.
    Meditate gente, meditate.

  5. elioferrillo ha detto:

    sono passato per caso su questo sito tre anni dopo: Giovanni, a cui la mia domanda non era diretta, si è offerto di rispondere; ben venga, ma non ha risposto.

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