Ancora sull’agopuntura in oncologia

Secondo quanto scrive Repubblica.it, nelle vetrine dei negozi di Pechino spiccano manichini che portano sul corpo i ‘segni’ dell’agopuntura. La tecnica cinese, che consente di raggiungere la forma e il benessere mediante l’inserimento di aghi in punti particolari di volto, braccia e gambe, resta la terapia più diffusa in Cina. La medicina occidentale non manca, […]

Secondo quanto scrive Repubblica.it, nelle vetrine dei negozi di Pechino spiccano manichini che portano sul corpo i ‘segni’ dell’agopuntura. La tecnica cinese, che consente di raggiungere la forma e il benessere mediante l’inserimento di aghi in punti particolari di volto, braccia e gambe, resta la terapia più diffusa in Cina. La medicina occidentale non manca, ma costa ancora troppo e così gli standard di cura sono ancora bassi. Bassi davvero quanto a risultati oppure solo nei costi? Un nuovo studio condotto dai ricercatori del Memorial Sloan-Kettering, mostra come l’intervento con l’agopuntura possa ridurre il dolore e le disfunzioni correlate in soggetti affetti da cancro alla testa e al collo. In più riduce gli effetti collaterali di trattamenti come chemioterapia o radioterapia che possono comprendere affaticamento, secchezza delle fauci, nausea e vomito. Lo studio in questione è stato condotto su 58 pazienti con diagnosi di carcinoma che soffrivano di dolori cronici o disfunzione dovuta a una dissezione del collo. I pazienti sono stati suddivisi a caso in due gruppi. Gli appartenenti al primo gruppo hanno ricevuto dei trattamenti di agopuntura, una volta a settimana, per quattro settimane. Gli appartenenti al gruppo di controllo hanno continuato a ricevere le cure standard, comprese terapie fisiche e farmaci antidolorifici e antinfiammatori. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Clinical Oncology e mostrano che il gruppo “agopuntura” aveva beneficiato di una significativa riduzione del dolore e della disfunzione, rispetto al gruppo di controllo. La diversità filosofica tra le due dottrine mediche (occidentale e cinese tradizionale) fa si che la comprensione del fenomeno e l’approccio terapeutico, si basino su principi molto, quando non addirittura opposti. Tuttavia è possibile immaginare molti punti di contatto ed una possibile integrazione fra le due Medicine. Come già detto, per la MTC, a parità di cause in gioco (genetiche, virali, alimentari, immunitarie, ecc.), la risposta varia da individuo ad individuo, in relazione alle casue condizioni energetiche, congenite ed acquisite. In occidente la più parte degli studi ha riguardato l’agopuntura, con poche ricerche, invece, per quanto attiene le altre pratiche della medicina cinese. Le nostre esperienze (vedihttp://www.solaris.it/indexprima.asp?Articolo=1784), riassunte già nel 2005, ci portano a ritenere che l’agopuntura, secondo criteri tradizionali e classici, può essere utilmente impiegata nel pialliativismo oncologico in corso di:
– dolore cronico
– turbe della alimentazione e/o della deglutizione
– disfunzioni del cavo orale
– disturbi urinari
modificazioni dell’alvo
turbe psichiche reattive.

Carlo Di Stanislao

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