Ricostruzione – Centi: “Bene legge, ma attenzione a necessità piccoli Comuni”

“L’approvazione rapida di una legge quadro per la ricostruzione è la condizione necessaria per dare un futuro a tutta l’area colpita dal terremoto dell’Abruzzo. Per questo accogliamo con favore la volontà manifestata dal legislatore per provvedere a questa mancanza”. Lo afferma il presidente di Anci Abruzzo, Antonio Centi, che oggi ha preso parte all’audizione della […]

“L’approvazione rapida di una legge quadro per la ricostruzione è la condizione necessaria per dare un futuro a tutta l’area colpita dal terremoto dell’Abruzzo. Per questo accogliamo con favore la volontà manifestata dal legislatore per provvedere a questa mancanza”. Lo afferma il presidente di Anci Abruzzo, Antonio Centi, che oggi ha preso parte all’audizione della Commissione Ambiente della Camera inerente le proposte di legge per la ricostruzione in Abruzzo.
Centi ha ricordato che “tutta l’Anci, già all’indomani del terremoto, si espressa per la necessità di approvare una legge che, superata la fase emergenziale, potesse regolare la ricostruzione. Succede oggi invece che la ricostruzione sia effettuata ancora con i vincoli imposti dai decreti per l’emergenza”.
Il presidente di Anci Abruzzo però ha anche posto l’accento sulle necessità dei piccoli Comuni del cratere sismico: “C’è bisogno innanzitutto di puntare al concetto di città territorio, con l’Aquila in prima fila a contribuire per la rinascita della totalità dei Comuni colpiti”. Anche Centi poi, come aveva già fatto il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, si sofferma sul problema delle seconde case: “La gran parte dei Comuni colpiti dal terremoto hanno nel tempo creato una rete che punta sullo sviluppo del turismo e delle eccellenze dei territori. Di conseguenza – spiega – la maggior parte delle abitazioni risulta come seconda casa: se non se ne sostiene la ricostruzione tutti questi Comuni avranno danni drammatici”.
Centi propone infine, con un emendamento, di “trovare il modo per impostare un sistema di premi a favore delle imprese disposte a contribuire per la riprese delle realtà economiche e culturali del territorio, attraverso donazioni che dovrebbero essere esentate dall’Ires”. (mv)

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