L’Aquila: Pdl attacca Cialente, dimesso perche’ non aveva maggioranza

 Il Pdl attacca il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, proprio il giorno in cui comunica al consiglio comunale la revoca delle sua dimissioni, avvenuta ieri. In una conferenza stampa il coordinatore cittadino e consigliere comunale del Pdl, Enzo Lombardi, e alcuni consiglieri di minoranza hanno sottolineato che “Cialente si è dimesso 20 giorni fa perché non […]

 Il Pdl attacca il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, proprio il giorno in cui comunica al consiglio comunale la revoca delle sua dimissioni, avvenuta ieri. In una conferenza stampa il coordinatore cittadino e consigliere comunale del Pdl, Enzo Lombardi, e alcuni consiglieri di minoranza hanno sottolineato che “Cialente si è dimesso 20 giorni fa perché non aveva una maggioranza. In questi giorni sono state date diverse motivazioni: dalla richiesta di chiarezza sulla governance, con connessi attacchi alla struttura commissariale e al capo della Struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana, all’arrivo di lobby esterne alla città nella ricostruzione. Cialente riconosca che non aveva una maggioranza e per questo si è dimesso, anche se oggi ci sono le frange estreme del centrosinistra che hanno teso la mano al sindaco”. “Dopo l’incontro di sabato a Roma con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, alla presenza del commissario, Gianni Chiodi, e del vice, Antonio Cicchetti,- ha spiegato Lombardi – le motivazioni che hanno portato Cialente a ritirare le dimissioni sono stupefacenti: ci si dice che si accontenta di un ‘cambiamento di metodo'”. In merito alla posizione del Terzo polo, che nelle scorse settimane ha chiesto al sindaco di tornare sui suoi passi, Lombardi si è limitato a dire: “Sono stupito”. Per il consigliere comunale Corrado Sciomenta (Mpa), “é una vergogna che Cialente sia tornato suoi suoi passi”. Secondo il suo collega dell’Mpa Corrado Ruggeri, “l’unico risultato che si è ottenuto a Roma è quello di veder commissariato l’assessorato al Bilancio. Lo strumento finanziario, infatti, sarà redatto e vagliato dalla Ragioneria dello Stato”. “Rispetto alla gestione pre e post terremoto – ha aggiunto l’altro consigliere dell’Mpa Luigi Di Luzio – non credo che un commissario farebbe peggio di Cialente”. Alla conferenza stampa avrebbe dovuto partecipare il consigliere regionale Luca Ricciuti, trattenuto a Roma da impegni istituzionali.

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