Terremoto: Letta, massima trasparenza negli appalti, Bertolaso straordinario

“Gli appalti sono stati tutti fatti con bandi di gara, tutto è trasparente e nessuno ha potuto dimostrare il contrario. Il resto sono solo vociferazioni dei giornali che si sono rivelate totalmente infondate”: così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha risposto ai giornalisti che, nel corso della conferenza stampa indetta alla Stampa […]

“Gli appalti sono stati tutti fatti con bandi di gara, tutto è trasparente e nessuno ha potuto dimostrare il contrario. Il resto sono solo vociferazioni dei giornali che si sono rivelate totalmente infondate”: così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha risposto ai giornalisti che, nel corso della conferenza stampa indetta alla Stampa Estera in occasione del secondo anniversario del sisma in Abruzzo, gli chiedevano chiarimenti e novità sulla vicenda degli appalti post terremoto. “L’inchiesta giudiziaria si è totalmente sgonfiata”, ha detto Letta in pieno accordo con il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, secondo il quale “molti si sono mossi per avere appalti ma l’importante è che sia garantita trasparenza e gli aquilani hanno la massima fiducia”. Letta ha anche lodato “l’opera straordinaria di Guido Bertolaso, angelo dell’emergenza, che si è speso con dedizione totale, competenza e generosità. Poi – ha proseguito – si sono affacciate le divisioni ed è iniziato tutto il balletto dei punti di vista e delle contrapposizioni, anche politica e strumentale, e si è andati ad un clima diverso rispetto allo spirito iniziale dei primi mesi”: Letta ha anche detto che “qualche polemica di troppo” è stata messa in atto dal ‘popolo delle carriole’ e ha chiesto di ritrovare “lo spirito dei primi mesi” del dopo-sisma. Intanto con il tavolo istituzionale che è già stato convocato nei giorni scorsi e sarà riconvocato il 7 aprile, ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è stato individuato “il metodo e il modo per accelerare i lavori. Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente si era dimesso contro presunte inefficienze e perché non vedeva dato slancio ai lavori per la ricostruzione ma sabato è stata ricostituita una perfetta unità di intenti e Cialente ha ritirato le dimissioni”, ha concluso Letta.

Per l’Aquila il governo ha distinto due fasi: quella degli interventi di soccorso, per 1 anno e 1 mese e la seconda fase, quella della ricostruzione, affidata agli enti locali, ha ricordato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. “E’ stata una scelta consapevole quella di fare delle case vere per gli aquilani – ha proseguito Letta – dal momento che il periodo in cui avrebbero vissuto nelle abitazioni provvisorie non sarebbe stato di mesi ma di anni. E questo dato il valore storico, artistico e monumentale dell’Aquila e quindi le difficoltà maggiori legate alla ricostruzione”. E mentre per gli edifici pubblici (chiese, caserme ecc) si procederà alla ricostruzione con le gare, per le costruzioni private saranno i privati a scegliere le imprese che eseguiranno i lavori. “Grazie al passaggio da contributo a indennizzo, con una legge varata nell’ottobre del 2010 – ha spiegato il presidente della Regione Gianni Chiodi – la ricostruzione sarà in mano alla comunità locale, evitando gare europee. Quanto ai controlli, le prefetture hanno messo a punto un sistema per controllare che non vi siano infiltrazioni della malavità”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *