Terremoto: servono acqua, container e bagni chimici

Acqua, container e bagni chimici. Sono le cose che servono ai campi che accolgono gli sfollati di Mirandola e San Felice sul Panaro. Oltre a piatti e posate di plastica, scatolame e pannolini (per bambini e anziani). È l’appello lanciato dai volontari della Protezione Civile che coordinano i campi e che invitano i cittadini a […]

Acqua, container e bagni chimici. Sono le cose che servono ai campi che accolgono gli sfollati di Mirandola e San Felice sul Panaro. Oltre a piatti e posate di plastica, scatolame e pannolini (per bambini e anziani). È l’appello lanciato dai volontari della Protezione Civile che coordinano i campi e che invitano i cittadini a non recarsi personalmente nelle zone colpite dal terremoto per evitare l’intasamento delle strade principali indispensabili per i soccorsi.

Anche Sassuolo si sta mobilitando per aiutare i comuni del modenese colpiti dal terremoto del 20 e del 29 maggio. Oltre alla raccolta dei beni necessari agli sfollati, in particolare di Mirandola e San Felice sul Panaro, sono molti i cittadini di Sassuolo che hanno aperto le porte delle loro abitazioni a chi una casa non ce l’ha più. Anche il Comune sta facendo la sua parte. La giunta comunale ha deciso di devolvere il 10% dell’assegno mensile sul conto corrente attivato dalla Provincia lo scorso 20 maggio presso la filiale Unicredit di piazza Grande a Modena.

Da martedì mattina il punto di raccolta di beni e generi alimentari offerti dai sassolesi è situato presso i magazzini comunali di via Pia a Sassuolo dalle ore 8 alle ore 20 dove si sta raccogliendo il materiale da distribuire nelle zone terremotate. È stato attivato il centro di coordinamento dei Servizi sociali del Comune di Sassuolo (via Rocca 22) per i cittadini disponibili a ospitare gli sfollat. Per ospitare le persone prive di abitazione, si può chiamare il numero 0536.1844707 o inviare una e-mail al’indirizzoarendina@comune.sassuolo.mo.it. Per donazioni: IBAN IT 52 M 02008 12930 000003398693 con causale “ terremoto maggio 2012”.

Francesca Della Spina

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