Calcioscommesse: deferimenti, tremano Lecce e Grosseto

Mercoledi’ o, addirittura, nel fine settimana: c’e’ ancora incertezza sulla data, ma i deferimenti sono ormai imminenti. La Procura federale e’ al lavoro e spera di chiudere prima possibile per rispettare la scadenza dell’inizio del processo sportivo al calcioscommesse fissata per il 2 agosto. Per il secondo anno consecutivo, dopo l’estate scorsa, la giustizia sportiva […]

Mercoledi’ o, addirittura, nel fine settimana: c’e’ ancora incertezza sulla data, ma i deferimenti sono ormai imminenti. La Procura federale e’ al lavoro e spera di chiudere prima possibile per rispettare la scadenza dell’inizio del processo sportivo al calcioscommesse fissata per il 2 agosto.

Per il secondo anno consecutivo, dopo l’estate scorsa, la giustizia sportiva non andra’ in vacanza, alle prese con uno scandalo che ha gia’ portato e portera’ alla sbarra diversi club e tesserati illustri, dopo il procedimento che si e’ svolto a fine maggio: vero e proprio antipasto di quello che iniziera’ a giorni. Il Lecce e l’ex presidente Pierandrea Semeraro, il Grosseto e il patron Piero Camilli, il Siena con il numero uno Massimo Mezzaroma e l’allora tecnico Antonio Conte, ma anche il Bari, il Bologna e l’Udinese (se sara’ deferito l’ex Simone Pepe per l’omessa denuncia nella tentata combine di Udinese-Bari).

La mole di lavoro degli inquirenti federali, basata sul materiale inviato dalle procure della Repubblica di Cremona, Bari e Napoli e’ rilevante e adesso che e’ giunto il momento di tirare le somme sono in diversi a tremare. Nel processo di agosto, oltre alle societa’ che rischiano il deferimento per responsabilita’ diretta – Lecce, Grosseto e (piu’ difficilmente) Siena – potrebbe finire poi anche il Napoli, trascinato nel procedimento dal suo ex tesserato Matteo Gianello che, agli 007 federali, ha ammesso di aver tentato di combinare la partita Sampdoria-Napoli del maggio 2010, cercando di coinvolgere il capitano Paolo Cannavaro e il compagno Gianluca Grava.

Dalle dichiarazioni rese dall’ex senese Filippo Carobbio e dall’ex capitano del Bari, Andrea Masiello, dipendono invece i destini di altri club, a cominciare dalle societa’ per cui erano tesserati: Mezzaroma e il tecnico Conte, oggi alla Juventus, sono infatti tirati in ballo direttamente da Carobbio, gia’ pilastro dell’impianto accusatorio del processo di maggio.

Se il Procuratore Palazzi gli credera’, il club toscano sara’ deferito per responsabilita’ diretta (rischierebbe la retrocessione) e il tecnico per omessa denuncia, se non, addirittura, per illecito sportivo. Gli avvocati di Conte puntano sulle incongruenze nel racconto di Carobbio, sul risentimento personale tra i due e su 23 testimonianze contrarie al pentito. Palazzi rischiera’ il suo asso nel processo?

Sembrano invece piu’ sicuri i deferimenti di Grosseto e Lecce: i due club vedono la Lega Pro. I maremmani per la presunta combine di Ancona-Grosseto, organizzata secondo l’accusa dal presidente Camilli; i salentini per quella nel derby tra Bari-Lecce, per la quale Semeraro avrebbe sborsato 230 mila euro. Potrebbero incappare invece in penalizzazioni Bari, Bologna (secondo il calciatore Portanova mezzo spogliatoio era a conoscenza della tentata combine della partita con i pugliesi). Slitteranno probabilmente a settembre, invece, i casi di Lazio e Genoa, strettamente legati all’inchiesta sul derby con la Samp in corso nel capoluogo ligure. Come potrebbe essere stralciata la posizione dello juventino ed ex barese Leonardo Bonucci, in merito a Udinese-Bari.

Rientrerebbero in questo procedimento, invece, le posizioni dei tesserati Bertani, Acerbis, Turati, Joelson, stralciate al processo scorso, poiche’ in quel periodo sottoposti a misure cautelari in seguito alle ordinanze della Procura di Cremona. L’estate del calcio e’ rovente e non bastera’ neppure il vortice ciclonico ‘Circe’ per abbassare le temperature.

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