Il rugby si avvicina alla lingua dei segni

Sabato 23 febbraio, in occasione della terza giornata del Trofeo delle Sei Nazioni, l’inno di Mameli sarà tradotto anche in lingua Lis: la lingua dei segni italiana. Saranno 15 bambini dell’ISISS (Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi) 173° Circolo Didattico “Antonio Magarotto” di Via Nomentana a Roma, che, di fronte ai 15 azzurri che […]

CastroOlivia
Sabato 23 febbraio, in occasione della terza giornata del Trofeo delle Sei Nazioni, l’inno di Mameli sarà tradotto anche in lingua Lis: la lingua dei segni italiana. Saranno 15 bambini dell’ISISS (Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi) 173° Circolo Didattico “Antonio Magarotto” di Via Nomentana a Roma, che, di fronte ai 15 azzurri che sfideranno i dragoni del Galles, interpreteranno l’inno d’Italia.
Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla Federazione Italiana Rugby e dall’associazione Olivia, InSegnare per Integrare. L’obiettivo è promuovere l’integrazione, l’inclusione e il bilinguismo Italiano/LIS.
Olivia è fortemente voluta dal pilone della nazionale italiana di rugby, l’italo – argentino Martin Castrogiovanni, che ha dato anche il nome all’associazione: Olivia è figlia di un suo ex compagno di squadra ai tempi di Calvisano.

Fabio Zenadocchio

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