Rimborso Irpef: prorogata, dopo le proteste dei sindacati, la data di scadenza delle domande

“L’Agenzia delle Entrate ha prorogato, al 31 dicembre 2013, il termine ultimo per la presentazione dell’istanza di rimborso delle imposte pagate in eccedenza, rispetto alla misura agevolata stabilita dal Governo, da parte dei contribuenti residenti nel cratere alla data del 6 aprile 2009, che non hanno usufruito della sospensione dei tributi o che ne hanno […]

“L’Agenzia delle Entrate ha prorogato, al 31 dicembre 2013, il termine ultimo per la presentazione dell’istanza di rimborso delle imposte pagate in eccedenza, rispetto alla misura agevolata stabilita dal Governo, da parte dei contribuenti residenti nel cratere alla data del 6 aprile 2009, che non hanno usufruito della sospensione dei tributi o che ne hanno usufruito solo in parte. Tale decisione è stata assunta dall’Agenzia delle Entrate, in seguito alla massiccia protesta dei sindacati, in primis la Cisl, e di alcune associazione dei consumatori”. E’ quanto tiene a precisare Rodolfo Fabi, segretario Fnp-Cisl della provincia dell’Aquila, rispondendo al comunicato stampa ufficiale diramato dall’Agenzia delle Entrate in cui si parla “di scadenza del 31 dicembre 2013. Prendiamo atto con piacere”, afferma Fabi, “della possibilità, per i contribuenti aquilani e del cratere, di presentare le domande di rimborso Irpef fino a fine anno. Ma, per correttezza d’informazione, va detto che tale decisione è stata comunicata dall’Agenzia delle Entrate solo dopo la richiesta di una proroga da parte della Cisl pensionati e, a seguire, di altre associazioni di categoria. La data iniziale, indicata dall’Ente anche ai Caf e alle strutture tecniche che si occupano del conteggio per il recupero Irpef e della compilazione della modulistica, era l’11 novembre prossimo e non il 31 dicembre. Non si tratta, dunque, di una smentita di quanto affermato dal nostro sindacato, bensì della posticipazione della scadenza da parte dell’Agenzia delle Entrate, che ha corretto il tiro rispetto alle prime indicazioni date agli organi competenti. Siamo soddisfatti”, conclude Fabi, “che la nostra battaglia sia andata a buon fine, dando ai contribuenti quasi due mesi di tempo in più per espletare tutte le pratiche”.

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