Sport per disabili: il diritto all’inclusione/video

Sullo sport per disabili molto è stato fatto ma ci sono ancora degli ostacoli da superare. E’ quanto è emerso nel convegno “L’attività sportiva della persona con disabilità, profili associazionistici, giuridici e tecnici”, organizzato dall’Associazione valdostana Disval, con il patrocinio della Regione Valle d’Aosta e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Aosta. Anche se una persona […]

disabiliSullo sport per disabili molto è stato fatto ma ci sono ancora degli ostacoli da superare. E’ quanto è emerso nel convegno “L’attività sportiva della persona con disabilità, profili associazionistici, giuridici e tecnici”, organizzato dall’Associazione valdostana Disval, con il patrocinio della Regione Valle d’Aosta e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Aosta.

Anche se una persona disabile può fare tutto, delle volte noi la discriminiamo nel senso che le nostre strutture sportive, ad esempio gli impianti di risalita sciistici, non sono adatti, ma non per una scelta della Valle d’Aosta ma per regole del codice civile che sono molto più difficili cambiare, ha commentato Antonio Fosson, Assessore regionale alla sanità e politiche sociali della Valle d’Aosta. Sottolineo – ha continuato l’assessore – come per esempio un grande modello siano i maestri di sci della Valle d’Aosta: nei loro corsi, a chi vuole diventare maestro di sci riservano delle giornate di introduzione alla  pratica dello sci per disabili.

L’incontro, nato dalla collaborazione con l’Associazione Alumni Diritto Sport di Milano, per aggiornare gli avvocati dell’ordine di Aosta sulle principali normative riguardanti i disabili e la pratica sportiva, ha offerto una fotografia dello sport disabile, in forte crescita a livello nazionale così come in Valle d’Aosta. Nel 2006 a rappresentare l’Italia alle Paralimpiadi di Torino c’erano ben quattro atleti valdostani. Le Paralimpiadi di Londra sono state un palcoscenico importante per far conoscere lo sport disabile a livello mondiale. Nello stadio di Londra erano presenti circa 80 mila persone e, solo in Italia, la diretta Rai è stata seguita da 8 mila spettatori.

L’auspicio per il futuro è che i numeri dei “diversamente abili” che si cimentano nella pratica sportiva continuino e crescere. Una buona promozione dello sport e una loro integrazione con i “normodotati” non può prescindere da una buona normativa in materia e da una sua conoscenza completa da parte degli operatori del settore. È per questo che è nata da poco la piattaforma web Ius montagna.

Al convegno è intervenuto, Beppe Cuc, Presidente dell’Associazione Maestri di sci per il quale “Sono anni che ci impegniamo in questo settore che riteniamo importante nel sistema Valle d’Aosta. Diciamo che c’è da risolvere qualche piccolo problema legato ad un eventuale accordo un po’ più preciso con gli impiantisti perché fino adoggi abbiamo sempre avuto una grande disponibilità da parte degli impianti. Certo, qualche certezza in più sarebbe importante per sviluppare al meglio questo tipo di attività che viene svolta da maestri di sci specializzati e professionisti, che sono comunque dotati tutti di assicurazione di responsabilità civile. C’è tutto un ragionamento che andrebbe fatto per sviluppare al meglio questa attività”.

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