Campagna “riparteilfuturo”: trasparenza e legalità per aziende sanitarie

Da oggi 9 dicembre, nella Giornata mondiale contro la corruzione, sul sito www.riparteilfuturo.it sarà la società civile ad attribuire a ogni azienda sanitaria un punteggio, partendo da un monitoraggio compiuto dalla rete “Illuminiamo la salute” promossa da Libera, Gruppo Abele, Avviso Pubblico e Coripe. E prende il via in questi giorni una nuova petizione (nelle […]

corruzioneDa oggi 9 dicembre, nella Giornata mondiale contro la corruzione, sul sito www.riparteilfuturo.it sarà la società civile ad attribuire a ogni azienda sanitaria un punteggio, partendo da un monitoraggio compiuto dalla rete “Illuminiamo la salute” promossa da Libera, Gruppo Abele, Avviso Pubblico e Coripe. E prende il via in questi giorni una nuova petizione (nelle piazze e sul web), promossa da Libera e Gruppo Abele: obiettivo è che tutte le 237 aziende sanitarie pubbliche presenti sul territorio italiano raggiungano al più presto il 100% di trasparenza e legalità. Gli indicatori sono tutti contenuti nella legge 190/2012 in materia di trasparenza e contrasto alla corruzione. “Con la nuova raccolta di firme chiediamo che tutte le aziende sanitarie si adeguino a quanto previsto dalla legge 190/2012 in materia di trasparenza e contrasto alla corruzione”, dicono i promotori. Solo nel triennio 2010- 2012, in Italia sono stati accertati reati per oltre 1 miliardo e mezzo di euro, quanto basta per costruire 5 nuovi grandi ospedali modello. “La tutela della salute è un diritto fondamentale per tutti i cittadini e gli elevati costi della corruzione corrispondono in questo specifico settore a minori fondi per ospedali, medicine, assistenza sanitaria e sociale – sostiene la campagna -. Da 35 anni il Servizio sanitario nazionale offre a tutti senza discriminazioni cure e assistenza ed è fondamentale preservarlo. Ma i dati recenti sono allarmanti: nel 2012 il 5,6% delle risorse investite in Europa per la sanità è andato perso in illegalità e tangenti (fonte: Rete europea contro le frodi e la corruzione nel settore sanitario)”.
Da qui la raccolta di firme sui temi della trasparenza e della lotta alla corruzione nella sanità, in tanti luoghi d’Italia (qui l’elenco delle piazze con iniziative fino al 22 dicembre e in continuo aggiornamento) e sul web. La campagna monitorerà e vigilerà affinché entro il 31 gennaio 2014, senza ulteriori proroghe e rinvii, tutte le aziende nominino il responsabile locale dell’anticorruzione, predispongano il Piano triennale dell’anticorruzione e rendano pubbliche le informazioni sui vertici (cv, atto di nomina e compenso). E’ l’impegno “per un sistema sanitario pubblico trasparente e libero dalla corruzione, un sistema integro e efficace che renda conto di come spende le risorse pubbliche”. (ep- RS)

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