Confedercontribuenti: niente alibi dal Governo su fisco iniquo. Interventi subito

La Confedercontribuenti rilancia la battaglia contro questo sistema fiscale che sta condizionando lo sviluppo economico del nostro Paese e dall’assemblea nazionale di Rovigo lancia una battaglia fatta di proposte per difendere imprese e contribuenti. Il Presidente Carmelo Finocchiaro ha prospettato durante il suo intervento un piano di riforme che va dall’abbassamento del peso delle tasse […]

fisco9La Confedercontribuenti rilancia la battaglia contro questo sistema fiscale che sta condizionando lo sviluppo economico del nostro Paese e dall’assemblea nazionale di Rovigo lancia una battaglia fatta di proposte per difendere imprese e contribuenti. Il Presidente Carmelo Finocchiaro ha prospettato durante il suo intervento un piano di riforme che va dall’abbassamento del peso delle tasse con una netta distinzione fra fiscalità nazionale e locale. La determinazione di due sole aliquote di scopo e precisamente il 20% di tassazione per lo Stato centrale e il 10% per le autonomie locali. Un piano quinquennale che riduca del 30% i costi previdenziali e assicurativi sul costo del lavoro e l’abolizione dell’irap.Confedercontribuenti ha chiesto la riforma della giustizia tributaria, il rafforzamento di tutte quelle norme che evitino il contenzioso tributario, un fisco premiale per le imprese che creano innovazione e occupazione, l’accentramento in un unica agenzia fiscale delle competenze sui controlli fiscali (oggi sono 18 i potenziali controllori), lo scioglimento di Equitalia e il ritorno della riscossione in capo agli enti impositori, la riforma delle misure cautelari affinchè si eviti che portino alla chiusura delle aziende. Un netto no è stato espresso al mini condono equitalia, un vero inganno per i cittadini, mentre è stata lanciata la proposta per un piano straordinario di rientro del debito tributario delle somme iscritte nei ruoli equitalia che preveda il pagamento dei debiti senza sanzioni e interessi e senza la predeterminazione di un termine, l’associazione chiede che imprese e cittadini paghino entro il quinto del propri redditi. L’assemblea ha visto l’intervento di decine di imprenditori e il contributo di tantissimi relatori che hanno chiesto a gran voce al governo nazionale l’apertura di un confronto con la base, contestando il metodo da prima repubblica che vede le organizzazioni tradizionali delle imprese e dei sindacati unici interlocutori delle istituzioni. Da Rovigo, dove sono intervenute anche le forze politiche e alcuni sindaci, come il Sindaco di Verona Tosi è partito un messaggio chiaro e forte, cosi’ avanti non si va. O si procede con le riforme o sara’ rivolta fiscale. Dall’assemblea inoltre è stato lanciato l’allarme sulla corruzione dilagante che uccide la competizione e falsa la concorrenza delle libere imprese che vogliono accedere al mercato delle pubbliche forniture,allarme lanciato dall’associazione CosaPubblica che ha aderito all’assemblea di Confedercontribuenti.

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