Terremoto L’Aquila: i nomi degli arrestati per tangenti/video

Le persone finite in carcere nell’ambito dell’operazione per un presunto giro di corruzione, falso, turbativa d asta, millantato credito e emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nell’ambito della ricostruzione del patrimonio artistico religioso sono, secondo quanto si apprende, Massimo Nunzio Vinci e Alessandra Mancinelli. Quest’ultima funzionario dipendente della Direzione regionale dei Beni culturali […]

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Le persone finite in carcere nell’ambito dell’operazione per un presunto giro di corruzione, falso, turbativa d asta, millantato credito e emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nell’ambito della ricostruzione del patrimonio artistico religioso sono, secondo quanto si apprende, Massimo Nunzio Vinci e Alessandra Mancinelli. Quest’ultima funzionario dipendente della Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici per l’Abruzzo. Ai domiciliari e’ finito Luciano Marchetti, ex direttore generale dei Beni culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo, gia’ vice commissario alla ricostruzione post-terremoto per i beni culturali.

Gli altri indagati nell’ambito dell’operazione “Betrayal” sono: Carlo Cricchi, 71 anni, nato ad Antorodoco (Rieti) e residente; Giuseppe Di Girolamo, 60 anni, nato a Rapino (Chieti) e residente a Chieti; Antonio Ciucci, 45 anni, nato a Roma e residente; Cristiano Incontro, 35 anni, nato a Lentini, residente a Carlentini (Siracusa) e domiciliato all’Aquila; Vincenzo Altorio, 59 anni, nato in Canada e residente a Avezzano; Francesco Girasante, 65 anni, nato a Pescara e residente; Carmine Falasca, 67 anni, nato a Chieti e residente a Pescara; Mario Proietti, 42 anni, nato a Viterbo e residente; Carlo Lufrano, 47 anni, nato a Chieti e residente; Marco Calderoni, 40 anni, nato a Roma e residente; Fausto Anzellotti, 64 anni, nato a Roma e residente; Ilona Busova, 45 anni, nata a Uhrske Hradiste (Repubblica Ceca) e residente a Chieti. Tutti gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio; falsita’ ideologica commessa dal privato in atto pubblico; distruzione e occultamento di atti veri; uso di atto falso; turbativa d’asta; millantato credito; emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti.

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