27 Aprile 2015: presentazione “Un fondo per il diritto allo studio dei figli delle vittime della crisi”

Lunedì 27 Aprile 2015, alle ore 10:00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, il Presidente Nazionale del MODAVI Onlus, Maria Teresa Bellucci, insieme agli autori del libro, Loris Facchinetti e Girolamo Melis, presenteranno alla stampa l’iniziativa “Un fondo per il diritto allo studio dei figli delle vittime della crisi“. I proventi derivanti dalla […]

Lunedì 27 Aprile 2015, alle ore 10:00 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, il Presidente Nazionale del MODAVI Onlus, Maria Teresa Bellucci, insieme agli autori del libro, Loris Facchinetti e Girolamo Melis, presenteranno alla stampa l’iniziativa Un fondo per il diritto allo studio dei figli delle vittime della crisi“.

I proventi derivanti dalla vendita del libro “Inno alla vita. In memoria dei suicidi di Stato” saranno devoluti al MODAVI Onlus – Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiane – per la costituzione di un fondo economico volto al finanziamento di apposite borse di studio, destinate ai figli orfani di coloro che sono stati vittime della crisi economica attraversata dai cittadini italiani, al fine di offrire una risposta concreta al desiderio di un futuro migliore all’insegna del riscatto e del protagonismo.

Alla presentazione parteciperanno: Sen. Francesco Molinari – Vicepresidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica; On. Marcello Taglialatela – Deputato di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale; Arturo Diaconale – Direttore del giornale “L’Opinione delle libertà”, Elisabetta Rampelli – Segretario Generale dell’Unione Italiana Forense.

Inno alla vita. In memoria dei suicidi di Stato”, è l’opera letteraria con cui Loris Facchinetti e Girolamo Melis hanno voluto porre l’accento sulla tragedia sociale di chi, a causa dell’eccessivo gravare di tasse, debiti e cartelle esattoriali, compie il più estremo tra i gesti, il suicidio, per porre fine alle angosce e alle sofferenze dell’oppressione fiscale.

Gli autori hanno scritto questo libro per mantenere viva la memoria dei “sucidi di Stato”, con l’obiettivo di alimentare il dibattito sulla materia e porre fine a questa strage silenziosa, così da poter far riflettere sulla necessità di giungere ad un fisco e ad uno Stato più umani e solidali.

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