Ballottaggio: centrosinistra perde Venezia dopo 22 anni

Venezia, Arezzo e Matera al centrodestra, Lecco, Macerata e Mantova al centrosinistra. Questo, in sintesi, il risultato dei ballottaggi delle elezioni amministrative 2015. In laguna e nella città toscana si sono consumati i due ‘ribaltoni’ più clamorosi col Pd e tutto il centrosinistra usciti clamorosamente sconfitti. A Venezia cambia la giunta dopo 22 anni. Il candidato […]

Venezia, Arezzo e Matera al centrodestra, Lecco, Macerata e Mantova al centrosinistra. Questo, in sintesi, il risultato dei ballottaggi delle elezioni amministrative 2015. In laguna e nella città toscana si sono consumati i due ‘ribaltoni’ più clamorosi col Pd e tutto il centrosinistra usciti clamorosamente sconfitti. A Venezia cambia la giunta dopo 22 anni. Il candidato di centrodestra Luigi Brugnaro (nella foto), sostenuto da Fi, Ncd, liste civiche, ha ottenuto al ballottaggio oltre il 53% dei voti. Il centrodestra strappa al centrosinistra anche il comune di Arezzo: Alessandro Ghinelli (sostenuto da Fi, Lega, Fdi, civica) ha ottenuto il 50,8% dei voti.

Pd ko anche a Matera, dove Raffaello De Ruggieri, sostenuto da Forza Matera e civiche, ha ottenuto al ballottaggio il 54,51% dei voti mentre Salvatore Adduce (Pd, Api, Sel e civiche) si è fermato al 45,49%. Il centrosinistra ha invece confermato al ballottaggio il sindaco di Lecco – Virginio Brivio (Pd, liste civiche) ha ottenuto il 54,38% dei voti – e quello di Macerata: Romano Carancini, sostenuto da Pd, Udc, Idv, Sinistra, ha ottenuto il 59,11% dei voti. L’unica città nella quale il Pd è riuscito a strappare lo scranno di primo cittadino al centrodestra è Mantova  con Mattia Palazzi (Pd, Sel, civiche) che ha ottenuto al ballottaggio il 62,56% dei voti.

Le sezioni elettorali erano 2.524. La sfida clou era comunque quella per il sindaco di Venezia, dove il Pd e il centrosinistra cercavano di confermarsi per il 22esimo anno consecutivo (il primo cittadino è espressione della sinistra dal 1993): Felice Casson del Pd aveva chiuso al primo turno al 38% mentre lo sfidante di Forza Italia, Luigi Brugnaro, aveva ottenuto il 28,6%.  Fra affluenza in calo, ferma al 49,01% rispetto al 59,81% del primo turno, ferite lasciate dall’inchiesta sul Mose, polemiche e cambiamenti dopo 11 mesi di commissariamento prefettizio, i cittadini di Venezia hanno deciso di cambiare pagina ed eleggere Luigi Brugnaro, imprenditore, patron della Reyer, storica squadra  di basket cittadina, ex presidente della Confindustria locale, sostenuto, oltre che da diverse civiche, da Forza Italia e dalla Lega Nord. Un risultato a suo modo storico: dal 1993, anno in cui venne introdotta l’elezione diretta del sindaco, infatti, la città era sempre stata appannaggio del centrosinistra, con le giunte guidate da Massimo Cacciari, Paolo Costa e Giorgio Orsoni, che l’anno scorso si dimise dopo essere stato coinvolto nell’inchiesta sul Mose

 

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