Pescara: è morto il regista Mario Di Iorio

È morto a Pescara Mario Di Iorio, regista, autore e produttore teatrale, televisivo e cinematografico. Avrebbe compiuto 71 anni il 24 settembre. Era malato da tempo e si è spento in casa. Ha frequentato il centro sperimentale di cinematografia di Roma nel biennio presieduto da Roberto Rossellini, frequentando da volontario i suoi ultimi set. Ha […]

È morto a Pescara Mario Di Iorio, regista, autore e produttore teatrale, televisivo e cinematografico. Avrebbe compiuto 71 anni il 24 settembre. Era malato da tempo e si è spento in casa. Ha frequentato il centro sperimentale di cinematografia di Roma nel biennio presieduto da Roberto Rossellini, frequentando da volontario i suoi ultimi set. Ha diretto, prodotto, coprodotto e spesso scritto oltre 30 programmi per Rai 3, girando anche in Australia e Sud America oltre ad aver prodotto e diretto oltre 70 documentari e video istituzionali per piccole e grandi imprese come Cirio, Fiat, e altre multinazionali. Dal 1975 in poi ha lavorato come aiuto regista e poi come regista al Teatro Stabile de L’Aquila nelle stagioni della sua più grande affermazione, in particolare al fianco di Antonio Calenda.

È stato aiuto regista in quattro film girati in Italia e Germania, e sempre con Calenda aiuto regista in a Signora Ava , sceneggiato Rai. È stato il primo imprenditore indipendente e regista teatrale in Abruzzo con la Produzione Don Chisciotte e poi con oltre altre 30 messe in scena nell’arco di 25 anni. Ha diretto e scritto due sceneggiati radiofonici per Rai 1 e tra i suoi lavori va citato il film “La figlia di Iorio”, realizzato in collaborazione con le Istituzioni abruzzesi e la Fondazione Il a Vittoriale degli Italiani, di cui ha firmato produzione e direzione. Per le stagioni estive organizzate dall’Ente Manifestazioni Pescaresi ha scritto e diretto la Gran Serata Simenon e la Gran Serata Orson Welles, spettacoli teatrali con proiezioni, danze e talk show.

La sua presenza si ricorda anche nelle scuole, nei centri di formazione e nelle Università, dove ha insegnato materie di teatro, cinema, marketing culturale, organizzazione culturale e gestione delle risorse umane nello spettacolo. Giornalista per Il Messaggero, grande appassionato di calcio, è stato anche un apprezzato polemista nei talk show televisivi. Per sua volontà non saranno celebrati riti funebri. Sul suo profilo Facebook è comparso questa mattina il post “Mario Di Iorio ci ha lasciato oggi, 22 giugno 2015. Lo ricordiamo con amore”.

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