Expo: Agrifood Fucino a Milano in spazio Intesa Sanpaolo

Domani all’Expo Milano 2015 nello spazio espositivo The Waterstone di Intesa Sanpaolo, appuntamento con Agrifood, il gruppo nato nella Piana del Fucino (L’Aquila) che unisce oltre 400 produttori alleati per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei consumatori e che produce verdure surgelate, coniugando tradizione e innovazione. Con “Ecco la mia impresa” 400 aziende e start-up innovative […]

Domani all’Expo Milano 2015 nello spazio espositivo The Waterstone di Intesa Sanpaolo, appuntamento con Agrifood, il gruppo nato nella Piana del Fucino (L’Aquila) che unisce oltre 400 produttori alleati per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei consumatori e che produce verdure surgelate, coniugando tradizione e innovazione. Con “Ecco la mia impresa” 400 aziende e start-up innovative hanno l’opportunità di essere ospitate e di avere visibilità all’interno dello spazio espositivo di Intesa Sanpaolo in Expo.

Esempi della qualità del Made in Italy – spiega una nota dell’istituto di credito – le aziende sono state selezionate dalla banca con una forte attenzione alla rappresentatività dei territori e nell’ambito dei settori merceologici affini ai temi di Expo: food, fashion, design e hospitality. Le aziende ospiti sono state scelte attraverso ‘Candida la tua impresa’, l’iniziativa promossa da Intesa Sanpaolo con una capillare attività di promozione sui media e attraverso la propria piattaforma editoriale. Nel padiglione dell’Expo The Waterstone – prosegue la nota – Intesa Sanpaolo presenta i suoi servizi e i suoi prodotti in un ambiente che tratta i temi dello sviluppo sostenibile e responsabile, in sintonia con il tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita.

“Con The Waterstone abbiamo sviluppato uno spazio espositivo aperto e coinvolgente, dedicato ai visitatori e alle aziende, in cui le 400 imprese ospiti possono raccontarsi, incontrare altre realtà imprenditoriali, sviluppare e condividere progetti e idee, nonché studiare nuove opportunità di business internazionali – afferma Stefano Barrese, responsabile area sales e marketing di Intesa Sanpaolo – Da maggio a oggi, The Waterstone ha ospitato decine di imprese differenti per dimensioni e settori merceologici, ma che condividono una produzione di qualità, l’attenzione alla sostenibilità e una storia imprenditoriale di successo. Voglio anche ricordare che oltre alle imprese, il nostro spazio offre appuntamenti con la cultura e con lo spettacolo di elevata qualità”.

Domani, dunque, il prossimo appuntamento nel Waterstone è con Agrifood. Il gruppo alimentare Agrifood-Covalpa è uno dei principali protagonisti nella produzione e nella vendita di verdure surgelate. Nasce nel 1992 dall’unione di 7 cooperative che si consorziano formando un polo di circa 400 produttori nella Piana del Fucino (L’Aquila). Nel 1994 diventa “Organizzazione di produttori” (OP), fattore decisivo perché è garanzia di tracciabilità, di programmazione, di filiera corta. Lo stabilimento produttivo si trova nella valle del Fucino, zona ad altissima vocazione agricola, ricca di parchi e riserve naturali. In fabbrica sono presenti 7 diverse linee produttive per la lavorazione e la surgelazione dell’intera gamma dei vegetali, prodotti destinati all’industria alimentare, alla ristorazione collettiva e alla grande distribuzione organizzata. L’impianto sorge su una vasta area di cui 30.000 mq al coperto, e lavora verdure per circa 50.000 tonnellate all’anno. I terreni degli agricoltori soci di Agrifood si trovano prevalentemente nella Valle del Fucino in Abruzzo. Fino al 1875 il Fucino era un lago molto vasto, il terzo in Italia per estensione, e fu bonificato e prosciugato dal principe Alessandro Torlonia. Oggi l’area, circondata da numerosi parchi naturali, ha un’estensione di 13.000 ettari, è completamente pianeggiante e le sue giovani terre sono tra le più fertili d’Italia. Agrifood è impegnata in politiche di sostenibilità ambientale come, ad esempio, piani di rotazione delle colture, nuove tecniche irrigue per ridurre il consumo d’acqua, rivalutazioni di pratiche agricole tradizionali per ridurre l’impiego di agro-farmaci.

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