WhatsApp, in Basile stop di due giorni

WhatsApp, uno stop di due giorni in Brasile. E’ questo il prezzo che  dovrà pagare per non aver fornito i dati di un suo utente. La persona in questione, sarebbe al centro di un’inchiesta penale sul narcotraffico ma l’applicazione si sarebbe rifiutata di collaborare. Da qui, la decisione di un giudice di San Paolo di […]

WhatsApp, uno stop di due giorni in Brasile. E’ questo il prezzo che  dovrà pagare per non aver fornito i dati di un suo utente. La persona in questione, sarebbe al centro di un’inchiesta penale sul narcotraffico ma l’applicazione si sarebbe rifiutata di collaborare. Da qui, la decisione di un giudice di San Paolo di sospendere il servizio di messaggistica istantanea.
“Sono stupito di vedere che i nostri sforzi per proteggere i dati privati degli individui determinano tale decisione estrema, presa da un giudice unico, che punisce tutti gli utenti di WhatsApp in Brasile”, ha dichiarato Mark Zuckerberg, papà di Facebook che controlla WhatsApp, a cui si aggiunge il commento dell’ad di Whatsapp Jan Koum “Siamo delusi della decisione miope di vietare l’accesso a Whatsapp, uno strumento di comunicazione da cui dipendono tanti brasiliani, e tristi nel vedere che il brasile si isola dal resto del mondo”.

WhatsApp è molto utilizzata in Brasile. Il 93% della popolazione che ha una connessione internet, lo utilizza, per un totale di circa 93 milioni di utenti. La decisione entra nella storia della giurisprudenza brasiliana, creando di fatto un precedente.

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