L’inizio della menopausa svelato dal Dna: come prepararsi

Se l’età in cui arriva la menopausa è scritta nel Dna, come dimostra un recente studio dell’Università di Cambridge e dell’Università di Exeter pubblicato su Nature Genetics*, è pur vero che le donne non devono farsi cogliere impreparate, e nemmeno impaurite, quando entrano in questa fase. Da un’indagine sulla menopausa risulta infatti che questo periodo […]

Se l’età in cui arriva la menopausa è scritta nel Dna, come dimostra un recente studio dell’Università di Cambridge e dell’Università di Exeter pubblicato su Nature Genetics*, è pur vero che le donne non devono farsi cogliere impreparate, e nemmeno impaurite, quando entrano in questa fase.

Da un’indagine sulla menopausa risulta infatti che questo periodo non viene vissuto con paura: una donna su due lo considera un evento fisiologico che genera grandi cambiamenti nella vita, al quale tuttavia ci si può preparare. Ciò che maggiormente preoccupa le donne sono le conseguenze della menopausa sulla salute delle ossa – l’osteoporosi è temuta dal 60% di loro – insieme alle vampate di calore (58%), tra i disturbi più fastidiosi, e l’impatto sul corpo con l’aumento di peso (50%), che dipende però anche da fattori genetici.**

Oggi la menopausa compare in una fase attiva della vita femminile, impatta con il lavoro, con la sessualità, ma le donne possono imparare a gestirla, innanzitutto con un corretto stile di vita. Partendo dall’alimentazione, è bene seguire una dieta variata ed equilibrata, povera di grassi, che privilegi alimenti che apportano calcio e vitamina D. E’ consigliabile praticare attività fisica, che ha un’azione positiva sul benessere generale, prevenendo e riducendo gli effetti della menopausa in maniera naturale, mentre è meglio evitare alcool e fumo che invece ne amplificano ed anticipano i sintomi. Non può mancare inoltre una corretta idratazione, come raccomandano gli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino.
“Durante questo periodo della vita delle donne è necessario introdurre acque ricche di calcio, ma povere di sodio. Infatti Il fabbisogno di calcio e la sua adeguata assunzione impongono una dieta povera di alcool e di sodio, elementi che ne ostacolano l’assorbimento” – afferma il Professor Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino (www.sanpellegrino.corporate.it), docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, direttore scientifico delle Terme Sensoriali di Chianciano Terme.
Le vampate di calore e la sudorazione, tra gli effetti più temuti per le donne, incrementano ulteriormente la perdita di liquidi. E’ necessario quindi sopperire a questo calo idrico reintegrando le riserve, pertanto una corretta idratazione diventa di fondamentale importanza.

Forse non tutti sanno che le acque calciche garantiscono un assorbimento del calcio pari a quello del latte e dei suoi derivati, tanto da poter svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nel decorso dell’osteoporosi, patologia di cui il legame con la menopausa è noto da tempo. “La formazione dell’osso richiede una quantità di calcio adeguata – spiega il Professor Sorrentino. Può essere introdotta con il latte e i suoi derivati, prodotti che spesso non vengono consumati per motivi di “linea”, visto il loro contenuto di grassi mediamente elevato, sia per fenomeni di intolleranza al lattosio. Dunque, diventa ancora più importante, in questi casi, il ruolo rivestito dall’assunzione di acque ricche di calcio”.

Grazie ad un corretto stile di vita, si può quindi vivere la menopausa all’insegna della salute, senza subire i fastidiosi effetti che incidono sulla serenità delle donne.

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