Conservazione Lupi: Wwf, Regione sia conseguente con affermazioni

Il delegato del WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio, risponde al sottosegretario con delega all’ambiente, Mario Mazzocca, che nei giorni scorsi e’ intervenuto per chiarire la posizione della Regione Abruzzo sul Piano Nazionale per la Conservazione e Gestione del Lupo in Italia. Il sottosegretario Mazzocca ha risposto chiarendo che l’Abruzzo non ha espresso alcuna opinione in […]

Il delegato del WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio, risponde al sottosegretario con delega all’ambiente, Mario Mazzocca, che nei giorni scorsi e’ intervenuto per chiarire la posizione della Regione Abruzzo sul Piano Nazionale per la Conservazione e Gestione del Lupo in Italia.

Il sottosegretario Mazzocca ha risposto chiarendo che l’Abruzzo non ha espresso alcuna opinione in sede di conferenza Governo/Regioni e condividendo in sostanza la posizione degli ambientalisti, gia’ fatta propria del resto da molti parlamentari e dalle decine di migliaia di cittadini che hanno sottoscritto e stanno sottoscrivendo un appello lanciato dal WWF. “Prendiamo atto – cosi’ Luciano Di Tizio – delle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario Mazzocca e in particolare del fatto che non c’e’ stato il temuto assenso agli abbattimenti. A questo punto pero’ chiediamo al sottosegretario e alla Regione di essere conseguenti con quanto affermato. E’ necessario che l’Abruzzo, che ha fatto della tutela del proprio territorio un preciso e caratteristico brand largamente sfruttato anche per la propria promozione turistica, chieda formalmente e ufficialmente lo stralcio dal Piano del paragrafo III.7 relativo all’applicazione delle deroghe. Il lupo era e resta una specie in pericolo, per un diffuso bracconaggio e per l’ibridazione con cani randagi e vaganti. Non e’ al contrario in alcun modo giustificato l’allarmismo che taluni tentano di diffondere sulla presunta pericolosita’ di questo magnifico predatore”.

Il WWF ribadisce che e’ necessario rivedere il Piano d’azione proposto dal Ministero, individuando tutti gli strumenti che consentano alle comunita’ e alle Amministrazioni regionali e locali, agli ambientalisti, agli agricoltori e agli Enti Parco di collaborare attivamente insieme per la conservazione di una specie cosi’ importante, individuando le opportune forme di tutela delle attivita’ antropiche ma escludendo ogni forma di abbattimento.

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