Sociale: Sclocco, confronto con sindaci su definizione ambiti

“E’ la legge regionale n. 5 del 2008 che stabilisce che gli ambiti sociali e i distretti sanitari devono coincidere. Mi sorprende che un sindaco di una citta’ capoluogo come Teramo non conosca i dettami minimi del piano sanitario”. Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco, rispondendo al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. “La […]

“E’ la legge regionale n. 5 del 2008 che stabilisce che gli ambiti sociali e i distretti sanitari devono coincidere. Mi sorprende che un sindaco di una citta’ capoluogo come Teramo non conosca i dettami minimi del piano sanitario”. Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco, rispondendo al sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.

“La nuova zonizzazione che sta proponendo la Regione – spiega l’assessore – tiene conto delle legge 5 del 2008 e questa coincidenza tra distretti sanitari e ambiti sociali potrebbe portare all’accorpamento di alcuni servizi sociali di comuni diversi. Per evitare che l’applicazione pedissequa della legge possa far sorgere problemi – prosegue l’assessore Sclocco – con l’Anci Abruzzo e con l’assessore alla sanita’ abbiamo avviato una serie di consultazioni per verificare le realta’ sui singoli territori. C’e’ anche la cabina di regia socio-sanitaria che dovra’ valutare le diverse esigenze”. In questo senso, l’assessore alle Politiche sociali respinge l’accusa “di aver proceduto in maniera autonoma”. “Ma e’ l’esatto opposto di quello che sta avvenendo – spiega Marinella Sclocco – perche’ oltre al confronto con l’Anci Abruzzo e all’avvio della cabina di regia, e’ mia intenzione andare sui singoli territori provinciali entro marzo per ascoltare le esigenze di ciascuno”. Si tratta di un percorso condiviso “non solo con il territorio ma anche con le strutture dell’assessorato alla Sanita’ che sulla nuova zonizzazione degli ambii sociali e distretti sanitari e’ chiamato a dire la sua. In questo processo partecipativo ci sono anche i comuni e le associazioni di riferimento. Per questo – conclude Sclocco – le accuse di Brucchi evidenziano da un lato una lacunosa conoscenza della legge e dall’altro una spiccata natura strumentale”.

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