Giornalismo, Premio ‘Napoli città della pace’ a Ministro Pinotti

Quattro vincitori di grande prestigio e un premio speciale per il Testimone di Misericordia. Diventa sempre più ricco l’albo d’oro del Premio “Napoli Città di Pace”, ideato e promosso da una sinergia tra l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Arcidiocesi di […]

Quattro vincitori di grande prestigio e un premio speciale per il Testimone di Misericordia. Diventa sempre più ricco l’albo d’oro del Premio “Napoli Città di Pace”, ideato e promosso da una sinergia tra l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Arcidiocesi di Napoli guidata dal cardinale Crescenzio Sepe. La cerimonia di premiazione dell’ottava edizione, che si svolgerà mercoledì 13 aprile alle ore 11 nella Sala Villani dell’Università Suor Orsola Benincasa, sarà aperta da Lucio d’Alessandro, Rettore Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Giuseppe Blasi,presidente dell’UCSI Campania e da Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e sarà coordinata dal vicepresidente nazionale dell’UCSI,Donatella Trotta. Come di consueto la premiazione sarà affidata all’Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, a cui spetterà il compito di premiare: la senatrice Roberta Pinotti, prima donna ad assumere l’incarico di Ministro della Difesa (dal 22 febbraio 2014), premiata “per i notevoli primati del suo ruolo strategico e riformatore in materia di difesa nazionale e internazionale, declinati “al femminile” in piena coerenza con un impegno al servizio della politica come forma più alta d’amore, che mette sempre al centro la tutela e la dignità della vita umana”, il presidente della Biblioteca-Emeroteca Tucci, Salvatore Maffei “per la schiva generosità del suo sessantennale impegno di Maestro (involontario) di giornalismo militante e cultore della memoria, da circa mezzo secolo alla guida della Emeroteca-Biblioteca “Vincenzo Tucci”, tempio laico di studiosi e crocevia di incontri internazionali tra ricerca e cronaca, tra attualità e storia”, la regista ed autrice radiotelevisiva Loredana Rotondo, già capostruttura di Rai International e Rai Educational, “per aver dato spazio, voce e visibilità, da veterana del servizio pubblico radiotelevisivo, alle nuove soggettività femminili con una assidua ricerca e una sperimentazione linguistica, tecnologica, contenutistica che ha saputo ‘rivoluzionare’  con un altro sguardo i palinsesti Rai, attraverso una molteplicità di progetti innovativi” e lo scienziato Marco Salvatore, direttore scientifico dell’IRCCS SDN e fondatore de “Il Sabato delle Idee” per l’eclettica capacità di intrecciare competenze specialistiche e passioni progettuali ai confini tra medicina, ricerca scientifica, diagnostica, didattica universitaria, alta divulgazione e mecenatismo culturale, sviluppando così una in-formazione ‘in rete’, volta a promuovere il valore delle idee”.

La nuova sezione del Premio: l’oncologa Immacolata Capasso è il Testimone di Misericordia: La grande novità di quest’anno, nata in occasione dell’Anno giubilare indetto da Papa Francesco, è la nascita della sezione Testimone di Misericordia del Premio Napoli Città di Pace, volta a segnalare e premiare esperienze significative di impegno nel volontariato e nella solidarietà concreta sulle milleuno frontiere dei bisogni, non soltanto sociali. Il primo nome ad essere inciso in questa nuova sezione del Premio sarà quello dell’oncologa Immacolata Capasso, direttore della Divisione di Senologia Preventiva dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale”, premiata “per la solidarietà concreta del suo impegno di volontariato e di umanizzazione della medicina tra scienza, coscienza e fede, esercitata nella sua attività di oncologa e ricercatrice per la prevenzione dei tumori della mammella, sempre attenta alla salute delle donne e alla sensibilizzazione dei più giovani”. Il Premio Napoli Città di Pace: Il Premio “Napoli Città di Pace” nasce nel 2007, dopo la prima visita di Benedetto XVI in città, con l’obiettivo di radicare in un territorio complesso, contraddittorio e problematico come Napoli – metropoli dalle profonde radici storiche e culturali, intrisa di valori di solidarietà e condivisione multietnica – un riconoscimento non soltanto giornalistico, volto a segnalare l’impegno di testimoni e costruttori di speranza nei più diversi ambiti della comunicazione sociale, con una particolare attenzione ai valori di un umanesimo integrale e alla cultura dell’incontro e del dialogo. “In tempi di profonda crisi di valori e di senso, di globalizzazione dei conflitti e dell’indifferenza, di terrorismo internazionale e di fondamentalismi stragisti, – spiega il vicepresidente nazionale dell’UCSI,Donatella Totta – rilanciare la pace non significa fare retorica astratta su un sentimento genericamente buonista, ma significa impegnarsi con respiro “glocale”, attraverso un’etica condivisa della corresponsabilità, in un’azione di cambiamento concreto, a tutela dei beni comuni e in difesa dei soggetti meno garantiti nei loro diritti fondamentali». Ed in particolare a Napoli, sottolinea la Trotta “pace deve significare anche ripristinare legalità, vivibilità, sviluppo possibile, andando oltre le continue emergenze e recuperando un’antica tradizione culturale di accoglienza e di dialogo tra civiltà diverse”.

Il Premio è promosso, d’intesa con l’Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, da una sinergia tra l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania e l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, che con la sua Scuola di Giornalismo ha sempre coinvolto attivamente i giovani studenti ospitando nella prestigiosa sede dell’Ateneo, le varie edizioni del riconoscimento, strutturate sempre non solo come cerimonia di premiazione, ma anche e soprattutto come confronto pubblico e dialogico con i vincitori su temi “sensibili” della contemporaneità. Erri De Luca, Andrea Riccardi e Susanna Tamaro nell’Albo d’oro: Nell’Albo d’oro del Premio figurano, tra gli altri, gli scrittori Maria Pia Bonanate, Erri De Luca, Chiara M. e Susanna Tamaro, il fotografo per i diritti umani Francesco Zizola, la regista Cinzia TH Torrini, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, già ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione dal 2011 al 2013, i vaticanisti Angela Ambrogetti, Giovanna Chirri, Miela Fagiolo d’Attilia, Giuseppe De Carli e Raffaele Luise, il fondatore del Giffoni Experience Claudio Gubitosi, il missionario e giornalista Giulio Albanese e il cardiochirurgo impegnato in cause umanitarie Carlo Vosa. L’anno scorso, dopo la tragica scomparsa “sul campo” del giovane e valente videoreporter in Palestina, è stato anche conferito un premio alla memoria di Simone Camilli.

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