Marzano Appio: grande successo per la “Fiaccola della PACE”

Grande successo per il secondo passaggio della Fiaccola della PACE a Marzano Appio. Il Borgo dell’alto casertano, che durante il primo passaggio della Fiaccola ricevette il titolo di “Città per la Pace”, ha siglato nuovamente il Patto di Pace con il Movimento per la Pace per le mani del Sindaco Ferrucci e della presidente Agnese […]

Grande successo per il secondo passaggio della Fiaccola della PACE a Marzano Appio. Il Borgo dell’alto casertano, che durante il primo passaggio della Fiaccola ricevette il titolo di “Città per la Pace”, ha siglato nuovamente il Patto di Pace con il Movimento per la Pace per le mani del Sindaco Ferrucci e della presidente Agnese Ginocchio, impegnandosi a far rispettare e a fa promuovere la cultura della Pace nel proprio territorio. Presenti con i gonfaloni oltre al padrone di casa, il Sindaco Carlo Eugenio Ferrucci e l’amministrazione con il vice sindaco Carmine Caldarone e l’Assessore alla pubblica istruzione e cultura Rossana Carcieri, i Sindaci e delegati dei Sindaci dei Comuni di Mignano Monte Lungo con Antonio Verdone, Tora e Piccilli con Simona Fracasso e Pietravairano con Rodolfo Porcelli. Protagonisti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Mignano M.L. Marzano diretto dalla preside Monica Sassi, assente per motivi di lavoro. Delegata a rappresentarla con la riconferma del “Patto di Pace” chon la quale si affidò alla suddetta scuola la nomina di Scuola di Pace del III Millennio, la prof.ssa Sonia Caparco. Presente la Protezione Civile , la polizia municipale, l’Arma dei Carabinieri, la comunità dei giovani africani rifugiati ospiti presso la cittadina da alcuni mesi ed il parroco don Antonino, incaricato a benedire la targa di titolazione dell’Albero della Pace, ossia il sacro “Monumento vivo” in memoria del 100° anniversario della 1° guerra mondiale e dedicato ai caduti e alle vittime di tutte le guerre, stragi, attentati, mafie, criminalità e terrorismo di Marzano Appio e nel mondo.

L’ Albero della Pace è il monumento vivo della memoria storica, che deve essere custodito e coltivato ogni giorno con le azioni di Pace. Il Corteo per la Pace è partito davanti alla sede della scuola per poi attraversare il corso principale del borgo e giungere presso la villetta comunale. Presso la villetta comunale sono seguiti gli interventi sul tema della giornata preparati dagli alunni guidati dalle docenti, i quali hanno intonato magnifici canti e declamato parole di Pace. A seguire il saluto delle Istituzioni presenti. I delegati del Movimento per la Pace poi hanno dato voce alla lettura del nuovo Appello per il Diritto alla Pace, in prosieguo al primo appello che fu lanciato lo scorso anno. Un appello lungo e ben articolato, declamato dall’Assessore Rossana Carcieri, delegata dal Movimento per la Pace alla lettura dello stesso. Si tratta di una vera e propria Agenda politica dei Diritti umani, indirizzata in primis ai Sindaci a farsi carico nelle proprie amministrazioni ad adottare parole e linguaggi di Pace, richiamando il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che proclama: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

“La fratellanza dei popoli – si legge nell’Appello- si basa sulla dignità, sugli eguali diritti fondamentali e sulla cittadinanza universale delle persone che compongono i popoli. I diritti umani sono il nome dei bisogni vitali di cui è portatrice ogni persona. Essi interpellano l’agenda della politica la quale deve farsi carico di azioni concrete per assicurare “tutti i diritti umani per tutti” a livello nazionale e internazionale. L’agenda politica dei diritti umani comporta che nei programmi dei partiti e dei governi ciascun diritto umano deve costituire il capoverso di un capitolo articolato concretamente in politiche pubbliche e misure positive. Non c’è Pace senza una politica di Pace e di giustizia. L’Italia, l’Europa e il mondo hanno bisogno urgente di una politica nuova e di una nuova cultura politica nonviolenta fondata sui diritti umani. Quanto più si aggrava la crisi della politica, tanto più è necessario sviluppare la consapevolezza delle responsabilità condivise. Serve un nuovo coraggio civico e politico. Se davvero vogliamo la Pace dobbiamo costruire e diffondere la cultura della Pace positiva. Una cultura che rimetta al centro della nostra vita i valori della nostra Costituzione e che sappia generare comportamenti personali e politiche pubbliche coerenti. Per questo, prima di tutto, è necessario educare alla Pace. Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità e un compito speciali. Se vogliamo la Pace dobbiamo rovesciare le priorità della politica e dell’economia. Dobbiamo mettere al centro le persone e i popoli con la loro dignità, responsabilità e diritti. La nonviolenza è per l’Italia, per l’Europa e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, metodo e stile di vita, strumento di liberazione, strada maestra per contrastare ogni forma d’ingiustizia e costruire persone, società e realtà migliori. Se vogliamo la Pace dobbiamo investire sulla solidarietà e sulla cooperazione a tutti i livelli, a livello personale, nelle nostre comunità come nelle relazioni tra i popoli e gli stati. La logica perversa dei cosiddetti “interessi nazionali”, del mercato, del profitto e della competizione globale sta impoverendo e distruggendo il mondo. La solidarietà tra le persone, i popoli e le generazioni, se prima era auspicabile, oggi è diventata indispensabile….” .

Un appello denso di impegni da adottare necessariamente quanto prima per cambiare le sorti di questo mondo che da tempo lancia i suoi segnali di allarme globale e climatico. Non a caso proprio oggi, richiamando l’impegno alla salvaguardia ambientale attraverso l’Albero della Pace, è ricorsa l’Earth day 2016 – Giornata Mondiale della Terra che chiama ciascuno a fare la propria inversione di rotta per salvare questo pianeta dalla catastrofe climatica. Il Sindaco Carlo Eugenio Ferrucci nel firmare il protocollo di Pace, si è impegnato a farsi carico dei problemi che investono la terra, partendo dalla questione dei rifugiati che scappano dalle guerre, dei quali alcuni sono ospiti presso la comunità marzanese. Il Sindaco Ferrucci, ha ribadito il proprio impegno alla Pace richiamando l’articolo 11 della Costituzione, condannando l’uso delle armi come mezzo di risoluzione dei conflitti. Le armi generano morte, distruzione. Esse vanno completamente abolite dalla terra così come tutte le guerre. Dobbiamo impegnarci ad adottare politiche di Pace. Ha ricordato. Un sentito grazie all’Amministrazione retta dal Sindaco Ferrucci – ha espresso la presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, e all’ impegno dell’ Assessore Rossana Carcieri, se si è potuto avverare questo grande miracolo della Pace nelle nostre belle e martoriate terre. Rossana Carcieri che l’anno scorso ricevette la nomina di Socio Onorario, quest’anno è stata insignita di un “Encomio di Pace” conferito dalla presidente del Movimento per la Pace in segno di gratitudine per il suo enorme impegno, quale donna in politica a favore della causa di Pace. E a seguire le è stata consegnata la spilla sulla quale è stampato il logo del Movimento per la Pace, che viene consegnato ai Soci e Soci Onorari del Movimento per la Pace. Un sentito ringraziamento alle docenti dell’Istituto Comprensivo di Mignano – Marzano per avere svolto un ottimo lavoro preparando degnamente gli alunni per la storica manifestazione odierna. Dopo 100 anni di guerre, di crimini e di orribili massacri contro l’umanità, è venuta l’ora di inaugurare l’ERA della grande PACE..unica strada senza la quale non potrà esserci futuro.

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