Munda: Arcobaleno ‘900, la prima grande mostra di arte dopo il gemellaggio

Quando fu firmato il gemellaggio fra L’Aquila e Cento, in provincia di Ferrara, nessuno poteva sperare che il primo segno tangibile che unisse i tessuti urbani lacerati dal terremoto aquilano ed emiliano, fosse proprio un arco, anzi un arcobaleno, del 900, che ponesse in condivisione i patrimoni culturali ed artistici delle due città. Ed invece nelle sale del MUNDA […]

Quando fu firmato il gemellaggio fra L’Aquila e Cento, in provincia di Ferrara, nessuno poteva sperare che il primo segno tangibile che unisse i tessuti urbani lacerati dal terremoto aquilano ed emiliano, fosse proprio un arco, anzi un arcobaleno, del 900, che ponesse in condivisione i patrimoni culturali ed artistici delle due città. Ed invece nelle sale del MUNDA – il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila alla presenza di Lucia Arbace Direttore del Polo Museale, Maurizio Capri Assessore ai gemellaggi e Alfredo Ranieri Montuori vice presidente dell’Associazione L’Aquila Siamo Noi è stato presentato il primo grande evento “Arcobaleno ‘900” che segue questa storia dalla “rima baciata” che fa dialogare i grandi protagonisti del ‘900 delle collezioni del MUNDA Guttuso, Capogrossi, Fontana, Maccari ed altri con le collezioni della Galleria d’Arte Moderna “Aroldo Bonzagni” di Cento.

La mostra sarà inaugurata venerdì 20 maggio dal Ministro Dario Franceschini a Cento . Significativa la scelta del tema dell’esposizione: i rapporti tra le due città vengono rilanciati con un focus sulla pittura del pieno Novecento che è anche espressione dei fermenti sociali post bellici e di una generale tendenza al riscatto, evidente sia nella figurazione scoppiettante di colori sia nelle più moderne soluzioni astratte. Un sottile filo di Arianna che ripercorre le tappe del Novecento, serbatoio di forme ed esperienza che accoglie tutto e gli opposti del tutto. La mostra sarà l’anticipazione di un altro grande evento: le grandiose opere del Guercino, che proprio lì nacque, ospitate questa volta a L’Aquila nel prossimo futuro. Città gemellate, quindi, da un comune destino, ma anche da una volontà civica, culturale e politica che vede nel recupero dell’arte e della bellezza elementi segnici di una identità che vuole scavalcare il tempo per ricucire fratture di comune dolore. La mostra è stata realizzata con i contributi di: Banca Centro Emilia, Fondazione Carispaq, Ance- L’Aquila e dalla Società Clara.

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