Ricercatori del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche e del Gran Sasso Science Institute, entrano nella collaborazione scientifica CTA

Durante il meeting della collaborazione CTA (Cherenkov Telescope Array, https://portal.cta-observatory.org) che si è tenuto dal 15 al 20 Maggio a Kashiwa-no- ha in Giappone, il Collaboration Board di CTA ha approvato l’ingresso, come membro effettivo, del Gruppo di ricerca costituito da ricercatori del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila (DSFC-UNIVAQ), e del Gran Sasso Science […]

Durante il meeting della collaborazione CTA (Cherenkov Telescope Array, https://portal.cta-observatory.org) che si è tenuto dal 15 al 20 Maggio a Kashiwa-no- ha in Giappone, il Collaboration Board di CTA ha approvato l’ingresso, come membro effettivo, del Gruppo di ricerca costituito da ricercatori del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila (DSFC-UNIVAQ), e del Gran Sasso Science Institute (GSSI), con il supporto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

I ricercatori coinvolti sono: Vincenzo Rizi (responsabile locale), Sergio Petrera e Marco Iarlori del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università dell’Aquila, e Roberto Aloisio, Lucia Ambrogi, Carmelo Evoli, Giovanni Morlino del Gran Sasso Science Institute (GSSI). Il contributo dei ricercatori aquilani è relativo alla parte di monitoraggio atmosferico con strumentazione avanzata, alla modellizzazione delle emissioni di fotoni di altissima energia da sorgenti cosmologiche, ed all’analisi fenomenologica per l’interpretazione fisica dei flussi fotonici osservabili.

Nel prossimo anno, l’Osservatorio CTA comincerà ad essere operativo in alcune sue parti, nel sito Nord presso l’Instituto de Astrofisica de Canarias (IAC), a “Roque de los Muchachos Observatory” in “La Palma” (isole Canarie), Spagna; e nel sito Sud presso “European Southern Observatory (ESO)” a Paranal in Cile.

I risultati scientifici (aspettati) dell’osservatorio CTA potranno, potenzialmente, avere importanti ripercussioni in Astronomia, Astrofisica e Fisica fondamentale, includendo lo studio dell’origine dei Raggi Cosmici, della natura di oggetti cosmologici come i Buchi Neri, e della Materia Oscura.

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