Premio Kaos 2016: tra le finaliste Marilena Monti. L’intervista

È ufficiale: Kaos, il festivalitinerante dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana farà tappa quest’anno a Racalmuto il 28, 29 e 30 ottobre 2016 nella città di Leonardo Sciascia. I locali del Castello ospiteranno la Fiera del Libro e le conversazioni letterarie… la musica, il teatro, le arti prenderanno vita per altre contaminazioni e per vivere una nuova metamorfosi […]

È ufficiale: Kaos, il festivalitinerante dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana farà tappa quest’anno a Racalmuto il 28, 29 e 30 ottobre 2016 nella città di Leonardo Sciascia.

I locali del Castello ospiteranno la Fiera del Libro e le conversazioni letterarie… la musica, il teatro, le arti prenderanno vita per altre contaminazioni e per vivere una nuova metamorfosi nei luoghi dello scrittore siciliano.

Continuiamo a incontrare le finaliste e oggi parliamo con la cantautrice e scrittrice Marilena Monti, autrice della raccolta di racconti “Isola Emozione” edita da Angelo Mazzotta.

L’intervista.
Come nasce “Isola emozione”? quali le maggiori fonti di ispirazione?
Nasce nel tempo e nell’amore per questa Isola di cui mi sento figlia ma spesso anche madre. Ispirazione sono i suoi luoghi, la memoria, le luci ma anche le ombre, la bellezza e la ferocia… Ispirazione è la forte istanza di testimoniare qualcosa di prezioso che la caratterizzava e che è andato perduto. Perchè i più giovani possano averne conoscenza. Ispirazione è  la rabbia quotidiana per il male che riesce a farsi e spesso a fare. Ispirazione…la sua capacità di incantare e ferire.

Nel suo percorso di scrittrice questo libro che cosa rappresenta rispetto ai precedenti in termini di scrittura e creatività?
Da ‘L’Isola Signora’, (dedicato alla Sicilia, uscito nei primi anni ’90) ad oggi, ho pubblicato romanzi, testi teatrali, poesie. Ma l’Isola c’è: richiamo forte a cui non posso resistere. Ho dovuto tornare a scriverne. La mia creatività soggiace ad essa, così come i miei occhi la guardano. All’interno della sua luce speciale ci sono ombre e chiazze di sangue, nefandezze e splendore pieno (come ben raccontano anche la copertina e le foto interne al libro, di Agata Katia LoCoco). La mia scrittura ad essa si adegua: rabbiosa e dolce, appassionata e dolente.

Lei culturalmente è impegnata su più fronti: la scrittura potrebbe essere un punto di convergenza dove confluiscono i suoi diversi “talenti”?
Certamente sì. Ho sempre affermato che io ‘raccontando esisto’. Credo proprio che la mia funzione nella vita, sia questa. Mi piace narrare e l’ho fatto con tutti i mezzi a mia disposizione: i miei canti, il teatro, la poesia, la narrativa. Nella scrittura tutto confluisce, il mio impegno sociale, la ricerca delle infinite conflittualità della mente umana e perché no?  anche le emozioni…

Oggi Palermo a che punto è dal punto di vista culturale e sociale?
Palermo è la sintesi perfetta di una Sicilia che fa un passo in avanti e tanti indietro. Come se non ce la facesse mai a guadagnare fino in fondo, il rispetto di se stessa, del proprio decoro, della ricchezza infinita che contiene… È’ molto presente, nel mio libro.

Quale è stato il primo libro che ha letto? e quello che l’ha maggiormente influenzata?
Il primo vero libro che mi segnò fino a mandarne brani a memoria, fu “Il diario di Anna Franck”. Lo tenevo sul comodino e tutti i giorni lo lessi, per mesi, ricominciando sempre da capo. Avevo 11 anni. Nessun libro credo mi abbia influenzata. Oppure tutti…
Finalista al premio “Kaos”: un commento…
KAOS: Festival dell’editoria, legalità e identità siciliana. Luoghi ideali in cui mi muovo con impegno e passione, da sempre… Mi piace il pensiero di questa cinquina di signore finaliste, mi piace l’opportunità  di tornare a Racamuto… Non posso che sentirmi felice di esserci. Io e il mio “Isola Emozione”…

Giovanni Zambito

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