Vulcano Marsili “tranquillo”. Le coste italiane a rischio maremoto

Il vulcano sommerso Marsili è “tranquillo”, le coste italiane sono esposte al rischio maremoto e non c’è nessuna legge per mitigare tale rischio. Quindi? Speriamo che io me la cavo …come sempre… tanto poi si farà la legge del dopo disastro tsunami! La legge del giorno dopo, come è stato fatto per la legge antisismica? Ogni […]

Il vulcano sommerso Marsili è “tranquillo”, le coste italiane sono esposte al rischio maremoto e non c’è nessuna legge per mitigare tale rischio. Quindi?
Speriamo che io me la cavo …come sempre… tanto poi si farà la legge del dopo disastro tsunami! La legge del giorno dopo, come è stato fatto per la legge antisismica?
Ogni tanto qualcuno tira fuori lo spauracchio del Marsili.
L’effetto di spaventare i cittadini è garantito!
Ma non c’è alcun problema: il Marsili è a riposo!
Nessuna preoccupazione di eruzione!
Invece c’è un problema reale che interessa le coste italiane: il rischio da invasione di onde di maremoto come accaduto varie volte negli ultimi due millenni.
Studi accurati sono stati effettuati per cui si sa nella storia quali sono state le fasce costiere invase dalle acque marine.
L’evento più recente e disastroso è il maremoto che invase le coste siciliane e calabresi dopo circa 8 minuti che il terremoto del 1908 aveva distrutto le città e causato oltre 100.000 vittime.
Eppure si è costruito e si continua a costruire lungo le coste basse che possono essere invase dall’acqua marina in caso di maremoto.
Le notizie storiche evidenziano che negli ultimi millenni i maremoti non sono stati così disastrosi come quelli recenti che hanno devastato il Giappone e l’Indonesia.
Però il problema esiste e non c’è alcuna legge che regolamenti gli interventi umani nelle aree a rischio.
Strade, ferrovie, abitazioni, impianti industriali sono stati costruiti come se il problema non esistesse.
Le spiagge in estate sono affollate anche nelle aree a rischio tsunami e senza vie di fuga, senza alcun piano di evacuazione dei litorali.
Non esiste niente.
Si fa finta di niente sperando che la natura non ripeta qualche fenomeno come in passato.
Non se ne deve parlare?
Si può essere accusati di fare allarmismo?
E gli scienziati, che dicono?
C’è o non c’è il rischio tsunami?
Gli scienziati hanno effettuato studi, hanno fatto segnalazioni.
Però non rompono le scatole a chi amministra.
Tanto loro, scienziati, lo hanno detto.
Rompiamo le scatole, invece!
A vantaggio della sicurezza ambientale e dei cittadini.
Già in passato ho evidenziato questa carenza istituzionale.
Qualche esercitazione “televisiva” è stata effettuata!
E poi…basta!

Franco Ortolani

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