Denaro europeo per investire nel settore della guerra

“I soldi del bilancio europeo potrebbero servire a sviluppare armi per l’Arabia Saudita.” Con questo titolo il quotidiano britannico Independent presenta la proposta della Commissione Europea di destinare fondi europei per l’industria delle armi. Nel cuore di questo nuovo piano, presentato dalla Commissione Europea, c’è il cosiddetto Fondo Europeo per la Difesa, che utilizzerà il […]

“I soldi del bilancio europeo potrebbero servire a sviluppare armi per l’Arabia Saudita.” Con questo titolo il quotidiano britannico Independent presenta la proposta della Commissione Europea di destinare fondi europei per l’industria delle armi.

Nel cuore di questo nuovo piano, presentato dalla Commissione Europea, c’è il cosiddetto Fondo Europeo per la Difesa, che utilizzerà il denaro dei paesi membri per investire nel settore della guerra. Questo, dice il quotidiano britannico, allontana l’Unione Europea dai suoi obiettivi originali, dato che il fondo potrebbe essere utilizzato per produrre armi che finiranno a regimi autoritari.

I capitali destinati al fondo sono per ora piccoli (circa 25 milioni di euro per la ricerca). L’obiettivo della Commissione Εuropea, tuttavia, è che il fondo abbia un incremento considerevole.

Secondo la Reuters, i capitali che saranno indirizzati al fondo non verranno conteggiati nei deficit di bilancio nazionali, che non possono superare il 3% del PIL. Cioè, mentre un paese non può rafforzare i suoi servizi sociali, la sanità o l’istruzione, l’UE gli permetterà di spendere generosamente i soldi dei suoi contribuenti per l’industria della morte.

Forse questa è una delle vittorie storiche della lobby delle industrie di guerra in Europa.

Già 64.000 persone hanno firmato una petizione di protesta contro le proposte della Commissione Europea.

Tuttavia, oltre l’aspetto umanitario del problema, la proposta della Commissione Europea favorisce le élites dell’Unione Europea che hanno grandi industrie di armamenti e che possono utilizzare i capitali del Fondo. Così si sta allargando in modo preoccupante il divario competitivo ctra i membri della zona euro.

Come nota la Reuters, citando funzionari dell’UE, ‘’i vincitori saranno i grandi paesi dell’UE come la Germania, che ha una delle più grandi industrie della difesa, mentre i paesi più piccoli non avranno alcun vantaggio.”

Da: Info-war.gr

Traduzione dal greco di Olga Liakaki-Pressenza

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