Giustozzi (Dossetti) su tsunami Roma e Milano: “Lo strumento di contrasto efficace alla corruzione è nella Costituzione”

“Un dirigente del Campidoglio, vicino alla Prima cittadina Virginia Raggi, viene arrestato a Roma, mentre a Milano un sindaco indagato si autosospende dalla Giunta. Speriamo di non dover richiamare il vecchio detto, per cui non c’è due senza tre”. A dichiararlo stamane è Claudio Giustozzi, segretario nazionale dell’Associazione Dossetti, intervenuto in risposta ai due tsunami […]

“Un dirigente del Campidoglio, vicino alla Prima cittadina Virginia Raggi, viene arrestato a Roma, mentre a Milano un sindaco indagato si autosospende dalla Giunta. Speriamo di non dover richiamare il vecchio detto, per cui non c’è due senza tre”. A dichiararlo stamane è Claudio Giustozzi, segretario nazionale dell’Associazione Dossetti, intervenuto in risposta ai due tsunami che stanno colpendo la Capitale e il capoluogo lombardo. Se l’ex commissario straordinario dell’Esposizione universale vede inserito il suo nome nel registro degli indagati, con l’accusa di falso ideologico e falso materiale, a Roma la Giunta M5s si trova a dover fare i conti con l’arresto per corruzione di Raffaele Marra, fedelissimo della quasi neosindaca Raggi, eletta soltanto a giugno in forze al movimento di Beppe Grillo.

“Roma e Milano hanno bisogno di continuità amministrativa – ha ripreso Giustozzi – per tale ragione mi auguro vivamente che tali vicende interferiscano il meno possibile con il normale svolgimento delle attività consiliari. Lasciamo intanto che la magistratura faccia il suo corso – ha proseguito – ma, nel frattempo, auspichiamo una profonda riflessione della classe dirigente sul clima culturale presente nelle nostre istituzioni”.

Il richiamo del Segretario va poi a ritroso nel tempo: “Ai tempi della Prima Repubblica, quando Craxi pronunciò il suo ultimo discorso in Parlamento, nessuno dei presenti in Aula proferì parola, né ebbe il coraggio di alzarsi in piedi e riconoscere quello che era l’effettivo funzionamento del sistema politico. Il rischio è che si continui a perpetuare il medesimo atteggiamento e le cronache giudiziarie sono colme di esempi in tal senso. Il malcostume dilaga ed è trasversale agli schieramenti. Oggi più che mai – ha infine concluso – risuona attuale il messaggio di Giuseppe Dossetti che, negli ultimi anni di vita, si prodigò in un’opera testimoniale verso quello che fu lo spirito costituente di cui egli stesso era stato parte attiva e che, oggi, è necessario rendere nuovamente attuale, attraverso la promozione di una cultura del rispetto del dettato costituzionale. In esso è racchiuso lo strumento di contrasto più efficace nei confronti del virus della corruzione”.

Foto: Agenzia Dire

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