L’Aquila non ha tempo

All’indomani delle scosse di gennaio, in piena rinnovata emergenza, siamo ripiombati di colpo al 2009 con più paura, meno forza e meno risorse. In quel momento come Rivoluzione Cristiana abbiamo pensato che l’unica soluzione fosse un uomo forte, capace di affrontare qualsiasi avversità con la lucidità necessaria: Guido Bertolaso. Anche altre città del centro Italia […]

All’indomani delle scosse di gennaio, in piena rinnovata emergenza, siamo ripiombati di colpo al 2009 con più paura, meno forza e meno risorse. In quel momento come Rivoluzione Cristiana abbiamo pensato che l’unica soluzione fosse un uomo forte, capace di affrontare qualsiasi avversità con la lucidità necessaria: Guido Bertolaso. Anche altre città del centro Italia gli hanno proposto la candidatura a Sindaco. Ma la politica nazionale al momento è completamente allo sbando e i tempi di una decisione in tal senso sono troppo lunghi. L’Aquila non ha tempo, non può stare dietro a vicende e discussioni distanti anni luce dalla realtà quotidiana del cittadino comune. C’è bisogno di iniziare subito a lavorare ad un progetto, ad una squadra di governo. Il mio è un invito alla città a darsi da fare concretamente, a tutti a partecipare, a proporsi, certi che troveranno ascolto e spazio. I partiti, e mi rivolgo al centro destra di questa città, devono tornare a fare politica vera, quella per la gente, quella che antepone gli interessi dei cittadini a quelli personali, lasciando da parte gli isterici personalismi che hanno sprofondato una delle più belle città italiane.

La politica deve fare delle scelte, le migliori. E le deve fare mettendoci la faccia e non nascondendosi dietro teatrini con marionette buone per tutte le stagioni.

Tempo scaduto: non è più tempo di accordi e scambi nelle segrete stanze, di sondaggi e primarie fasulli. La gente non ci crede più. Per fortuna. La politica deve raccogliere intorno a sé il meglio della città, tutte quelle risorse che per troppo tempo si sono tenute alla larga per la presenza di loschi figuri. La politica deve scegliere un nome credibile, forte, pulito. La città vuole che sia una persona nuova: nessuno potrà dire “cosa hai fatto fino ad adesso”. La città vuole che non conosca i meccanismi della vecchia politica: sicuramente non sarà contaminata. La citta vuole che sia preparata ma modesta, perché si circonderà delle migliori professionalità.

Questo il mio augurio: che al più presto con responsabilità il centro destra aquilano prenda coraggiosamente e dignitosamente in mano la situazione e converga su un unico candidato Sindaco. Il centro destra può e deve vincere questa volta perché i suoi elettori sono stati per troppo tempo umiliati; perché il centro sinistra ha perso identità, perché i 5 stelle ancora non iniziano e già si dilaniano in lotte intestine.

In città il vento sta cambiando, che sia un cambiamento che arrivi in tutta Italia.

Amaria Bonanni (RC)

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