L’Aquila: il consigliere straniero “discriminato dalla dirigente” e scrive a Mattarella

Il  consigliere comunale straniero dell’Aquila, Gamal Bouchaib denuncia in una nota che “è dal 2014 che la figura del consigliere aggiunto nel Comune dell’Aquila subisce attacchi ingiustificati partendo della corresponsione della propria indennità, decisa con determina della dirigente di settore sulla scorta di un parere del Ministero dell’Interno del 2006 sovvertendo e umiliando la unanime […]

Il  consigliere comunale straniero dell’Aquila, Gamal Bouchaib denuncia in una nota che “è dal 2014 che la figura del consigliere aggiunto nel Comune dell’Aquila subisce attacchi ingiustificati partendo della corresponsione della propria indennità, decisa con determina della dirigente di settore sulla scorta di un parere del Ministero dell’Interno del 2006 sovvertendo e umiliando la unanime volontà del Consiglio comunale fino alla richiesta in Commissione di togliere lo status al consigliere aggiunto nell’articolo 21 dello Statuto comunale e senza parlare del parere personale in seno al Consiglio comunale verso una mia mozione”.

Gamal spiega come “per l’attestazione di variazione patrimoniale ai sensi delle leggi sulla trasparenza, venga invece considerato componente dell’assise civica a tutti gli effetti e annuncia di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella” .

A riguardo,  il consigliere straniero, dice di aver “ricevuto il mese scorso l’ultimatum del segretario per conto della stessa dirigente comunale, dottoressa Angela Spera, chiedendomi l’adempimento al d.lgs.33 del 14 marzo 2013 come modificato del d.lgs 97/2016 del 25 maggio 2016 in materia di trasparenza”, il cui mancato adempimento è “passibile di una multa da 500 a 10.000 euro come segnalato dall’Anac”.

“La stessa dirigente che fino a tempo fa non mi considerava un consigliere comunale a tutti gli effetti attraverso una determina verso la quale mi sono opposto delle sedi opportune”, prosegue Gamal .

“Al di là del fatto che il sottoscritto dal 2012 pubblica online il suo curriculum, e i redditi sul sito ufficiale del Comune rispondendo ad un principio fondamentale come quello dell’etica pubblica che è l’avamposto estremo del proprio concepire istituzionale – conclude  il consigliere straniero – ma rimane l’irragionevolezza e la discriminazione tout court di questo dirigente con questo atto al quale risponderò con tutte le mie forze scrivendo al sindaco, all’Anac, e al presidente della Repubblica, garante dei diritti sanciti dalla Costituzione, chiedendo se la figura del consigliere aggiunto sancita dallo Statuto comunale sia o meno la stessa di un consigliere comunale”.

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