Abruzzo, Mazzocca: “Presentata proposta di modifica e potenziamento rete ferroviaria Pescara-Roma”

Lo studio è stato realizzato dal Sottosegretario alla Presidenza con delega all’ambiente Mario Mazzocca tramite i propri uffici di diretta collaborazione con il supporto tecnico dell’ing. Francesco Scapaticci. Lo studio mira al superamento di criticità e inadeguatezze dell’attuale linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara e, sulla base degli approfondimenti tecnici svolti, propone la modifica e il potenziamento del suddetto tracciato ferroviario risalente alla fine […]

Lo studio è stato realizzato dal Sottosegretario alla Presidenza con delega all’ambiente Mario Mazzocca tramite i propri uffici di diretta collaborazione con il supporto tecnico dell’ing. Francesco Scapaticci.

Lo studio mira al superamento di criticità e inadeguatezze dell’attuale linea ferroviaria Roma-Sulmona-Pescara e, sulla base degli approfondimenti tecnici svolti, propone la modifica e il potenziamento del suddetto tracciato ferroviario risalente alla fine del 1880, con l’obiettivo di:

•consentire l’adeguamento del trasporto merci e passeggeri lungo la linea;

•ridurre le emissioni di CO2;

•ridurre l’incidentalità;

•favorire il turismo nonché il trasporto intermodale soprattutto nell’ottica di collegare il porto di Ortona al porto di Civitavecchia;

il tutto in conformità con quanto disposto dalla Direttiva Europea del 23 marzo 2011 (il ‘Libro Bianco sui Trasporti’).

La proposta si sostanzia, inoltre, di uno studio di dettaglio sull’analisi comparata, sia in termini tecnici ed economici che sotto il profilo della tempistica di percorrenza, con la proposta di “Strada dei Parchi spa” inerente il progetto di variante delle autostrade A24 e A25 ed il relativo ‘Piano economico finanziario’ dello scorso luglio 2016.

I risultati dimostrano inequivocabilmente come l’adeguamento e potenziamento del solo tratto di linea ferroviaria da Pescara Centrale ad Avezzano ridurrebbe i tempi di percorrenza di almeno 1 ora rispetto agli attuali. Apportando analoghe varianti sulla restante linea (tratto Avezzano-Roma), si otterrebbe una ulteriore notevole riduzione dei tempi di percorrenza nonché dell’inquinamento atmosferico e delle incidentalità. La proposta di “Strada dei Parchi spa” determinerebbe, invece, una riduzione dei tempi di percorrenza per il tratto Roma – Pescara pari a soli 39’, e per i tratti Roma – Teramo e Roma – L’Aquila di 14’.

“Circa un anno fa – interviene il Capogruppo regionale di Articolo 1 Mdp e Sottosegretario alla Presidenza Mario Mazzocca – manifestammo pubblicamente, e prima di chiunque altro, la nostra posizione estremamente critica sulla vicenda della modifica al tracciato autostradale A24-A25. Nell’ottica di uno sviluppo realmente sostenibile, perseguendo da sempre risposte concrete alle reali esigenze del nostro territorio e delle comunità che lo abitano, nel giugno scorso evidenziammo – allora come Sel Abruzzo – la nostra posizione critica sul progetto di “Strada dei Parchi”.

Oggi, dopo lo studio e l’approfondimento delle questioni, la posizione allora espressa trova ulteriore conferma e assurge a giudizio inappellabile. Il progetto di variante delle autostrade A24 e A25, per come risulta essere concepito, è insostenibile sotto ogni punto di vista, ma soprattutto sotto il profilo della totale insostenibilità economico-finanziaria dell’intervento. Intervenendo, invece, sulla rete ferroviaria,abbiamo dimostrato come, investendo i 2/5 (2,97 mld euro) dell’importo stimato da “Strada dei Parchi” (6,70 mld euro), i tempi di percorrenza da Pescara per Roma si ridurrebbero di un’ora, a fronte dei 39 minuti stimati dall’opera di modifica al tracciato autostradale A24-A25″.

“Fin dall’inizio – continua Mazzocca – avemmo l’impressione che il progetto di variante delle autostrade A24 e A25, nel perseguire il dichiarato obiettivo della “messa in sicurezza” dell’infrastruttura, assomigliasse più ad uno “specchietto per le allodole” per distogliere l’attenzione dal vero tema della questione, ovvero quello della necessità di effettuare una generale opera di manutenzione (ordinaria e/o straordinaria) da realizzare con costi certi e di altrettanto certa provenienza. A tal riguardo, si ricorda come «Strada dei Parchi spa» deve assolvere all’obbligo – contrattuale e di legge – di mettere in sicurezza e adeguare sismicamente l’intera infrastruttura». «Le ispezioni – incalza il Capogruppo Regionale di Articolo 1 – programmate per la prima decade di maggio e annunciate da «Strada dei Parchi spa», non interessano i viadotti di Cocullo e della Valle Peligna, ma altri scelti dal gestore autostrade in quanto costruiti un anno prima degli altri, nel 1968. Per l’esattezza sono otto viadotti: Della Noce (km 27), Cannuccette (km 28) e Santo Stefano (km 29), nei pressi di Castel Madama, Pietrasecca (km 60) nel Comune di Carsoli, Pié di Pago III (km 70) e fiume Salto (km 71), nei pressi di Torano, valle Orsara (km 85) e Fornaca (km 92) tra i Comuni di Lucoli e dell’Aquila. Mancano ancora all’appello, dunque, decine di tratti rialzati su cui bisognerebbe intervenire con assoluta priorità, come hanno chiesto più volte parlamentari (l’On. Gianni Melilla, in primis), associazioni, comitati cittadini e movimenti”.

“Va, infine, sottolineato – conclude Mazzocca – che il concessionario dell’autostrada “Strada dei Parchi spa” è obbligato (legge 228/2012) all’adeguamento sismico e alla messa in sicurezza. L’impegno di spesa previsto è di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma il progetto giace a Roma nonostante il Ministero delle lnfrastrutture abbia ribadito che sono necessari interventi sul tracciato autostradale così com’è, compresi i viadotti. Quanto sopra anche in considerazione della particolare classificazione delle autostrade A24 e A25, individuate come strategiche per finalità di protezione civile. Nei prossimi giorni, insieme all’On. Melilla, torneremo a ribadire al Governo, per tramite del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, l’urgenza dell’intervento e a sollecitare l’immediato avvio delle attività. ll Governo, per altro, ha già autorizzato lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza dei viadotti e delle gallerie autostradali e la realizzazione di tutte le opere necessarie, anche prevedendo la rinegoziazione delle condizioni della concessione con la società concessionaria, evitando così un incremento delle tariffe non sostenibile per l’utenza”.

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