Riserva marina di Vasto affidata a WWF e Legambiente

Firmato ufficialmente questa mattina il protocollo di intesa tra Comune di Vasto, Legambiente, WWF e l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP) per la gestione della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto istituita nel 2007. Le due Associazioni ambientaliste e la struttura operativa dello IAAP da oggi gestiranno congiuntamente l’area protetta con la volontà di […]

Firmato ufficialmente questa mattina il protocollo di intesa tra Comune di Vasto, Legambiente, WWF e l’Istituto Abruzzese per le Aree Protette (IAAP) per la gestione della Riserva Naturale Regionale Marina di Vasto istituita nel 2007.

Le due Associazioni ambientaliste e la struttura operativa dello IAAP da oggi gestiranno congiuntamente l’area protetta con la volontà di attivare e valorizzare una riserva che riveste un ruolo strategico, non solo nella tutela e conservazione dei sistemi naturali esistenti, come quelli dunali e le aree umide, ma anche per rafforzarla come attrattore di un comprensorio caratterizzato da una strategia che sposa sempre di più l’ecoturismo e che è parte della Via Verde.

Tra le finalità della gestione ci sono anche la necessità di superare le attuali criticità della fruizione dell’area, rafforzare i rapporti con gli operatori turistici locali che, oggi più di ieri, necessitano di qualità e cura ambientale e favorire e implementare le attività educative ed aggregative, valorizzando tutto quello che finora preziosi gruppi di volontari hanno già fatto per quel territorio.

“L’attività svolta nella gestione della riserva – dichiarano le associazioni – sarà ispirata al principio di solidarietà sociale e alla conservazione ambientale e alla promozione di modelli di sostenibilità che valorizzano le risorse endogene e migliorano la “qualità del vivere”, in stretta correlazione con lo sviluppo e il riequilibrio dell’ecosistema cittadino. Senza mai dimenticare il fine ultimo del varo del Parco Nazionale della Costa Teatina, traguardo fondamentale per il rilancio economico, sociale e ambientale dell’intera costa dei Trabocchi.”

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