Teramo: Renzo Di Sabatino riassegna le deleghe a Nugnes

Renzo Di Sabatino ha riassegnato le deleghe al consigliere Mario Nugnes il quale, questa mattina, aveva ufficialmente rimesso nelle mani del Presidente i suoi incarichi. Oltre alle deleghe conferitegli a febbraio – bilancio e programmazione economica; patrimonio e affitti; assistenza agli Enti locali; concessioni ed espropri; C.U.C. e S.U.A. – ci sono la “Programmazione, realizzazione […]

Renzo Di Sabatino ha riassegnato le deleghe al consigliere Mario Nugnes il quale, questa mattina, aveva ufficialmente rimesso nelle mani del Presidente i suoi incarichi. Oltre alle deleghe conferitegli a febbraio – bilancio e programmazione economica; patrimonio e affitti; assistenza agli Enti locali; concessioni ed espropri; C.U.C. e S.U.A. – ci sono la “Programmazione, realizzazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale” in collaborazione e coordinamento con il consigliere provinciale Mauro Giovanni Scarpantonio; il Piano territoriale provinciale di coordinamento.

“Un gesto di sensibilità politica e personale quello di Nugnes che ho apprezzato molto – dichiara il Presidente – rimane in maggioranza, quella maggioranza che è il frutto di una collaborazione anche con Abruzzo Civico e che è coesa e compatta: della scelta di Maurizio Verna di rimanerne fuori posso solo dire che ne ho preso atto ma che non l’ho compresa. Oltre alle deleghe già conferite al momento dell’elezione, Nugnes, sarà di supporto al settore viabilità e, quindi, al consigliere Mauro Scarpantonio e si occuperà del Piano provinciale territoriale che vorrei approvare al più presto. Non assegnerò la delega di vicepresidente, non essendo un obbligo. Ai partiti che sostengono la coalizione in Provincia, Pd e Abruzzo Civico, dico che è arrivato il momento di sciogliere il nodo sulle alleanze che non è un nodo tattico ma l’ostacolo che impedisce al ragionamento politico di riprendere quota e che ci sta pericolosamente appiattendo su obiettivi minimi mentre ci sfuggono gli orizzonti. Non è un segreto che il Pd non può fare da solo e che ci sono ampi margini di collaborazione con quelle forze politiche, al centro e a sinistra, con le quali abbiamo obiettivi comuni”.

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