Povertà, Brunetta: “Meno tasse e più risorse per chi resta indietro”

“Nella proposta di Forza Italia i miliardi in gioco sono ben di piu’ di 4. Essa si occupa in realta’ di poverta’, mentre una proposta specifica per la famiglia dovrebbe partire dal livello fiscale, stabilendo un rapporto differenziato in ragione del numero dei figli”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, […]

“Nella proposta di Forza Italia i miliardi in gioco sono ben di piu’ di 4. Essa si occupa in realta’ di poverta’, mentre una proposta specifica per la famiglia dovrebbe partire dal livello fiscale, stabilendo un rapporto differenziato in ragione del numero dei figli”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista ad ‘Avvenire’.

“È la proposta liberale portata avanti da Berlusconi sin dal 1994, che dal nostro punto di vista e’ migliore di quella di sinistra. Basata su: meno tasse, piu’ crescita, piu’ lavoro e piu’ risorse per aiutare chi resta indietro. L`economia cresce riducendo la pressione fiscale, e solo se si produce ricchezza la si puo’ distribuire meglio, altrimenti fai solo debiti che scarichi sulle generazioni future. Intanto e’ preferibile dire ‘le’ poverta’. La risposta per una coppia di giovani e’ il lavoro; per una coppia di anziani le bollette, il cibo, i medicinali, la sicurezza; per una famiglia con figli, oltre al lavoro, c`e’ il problema dei carichi familiari; se ci sono anziani in casa o portatori di handicap la poverta’ e’ la non assistenza. Poi c`e’ la famiglia che non lo e’ piu’ nel senso tradizionale, con uno dei coniugi che, da solo, separato o divorziato, ha figli o magari un anziano da accudire. Il soggetto e’ sempre la famiglia, con i suoi diversi bisogni legati al ciclo della vita, o a differenti situazioni sociali. Non basta un assegno, uguale per tutti. Noi prevediamo una stretta collaborazione fra pubblico, privato e privato sociale, ed e’ fondamentale il rapporto con le reti di volontariato. Ad esempio con la grande distribuzione per i banchi alimentari o la rete delle farmacie per i farmaci”, sottolinea Brunetta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *