Lady D, vent’anni dalla tragica scomparsa

Sembra ieri e invece sono già trascorsi 20 anni da quella tragica notte in cui, il 31 agosto 1997, a Parigi perse la vita la principessa Diana. Lei che si era battuta per avere una vita che si basasse sull’essenza più che sull’apparenza, muore fuggendo dai flash di quei paparazzi che l’avevano rincorsa tutta la vita. Donna prima che […]

Sembra ieri e invece sono già trascorsi 20 anni da quella tragica notte in cui, il 31 agosto 1997, a Parigi perse la vita la principessa Diana. Lei che si era battuta per avere una vita che si basasse sull’essenza più che sull’apparenza, muore fuggendo dai flash di quei paparazzi che l’avevano rincorsa tutta la vita. Donna prima che principessa, Diana è il simbolo della lotta alle aspettative, a ciò che gli altri vorrebbero che fossimo, ma anche della sofferenza di chi non può essere semplicemente se stessa. Un’esistenza passata alla ricerca della “normalità”, contraddistinta dal coraggio di rivelare ciò che nessuno aveva mai osato dire, che essere principessa non vuol dire necessariamente vivere una favola e che un happy ending non si conquista semplicemente indossando una corona.

Diana nasce il primo luglio 1961 a Sandringham, nel Norfolk in una famiglia di nobili origini, una delle più influenti d’Inghilterra. La sua infanzia trascorre nell’assenza di sua madre, che quando lei è ancora piccola divorzia dal padre e va a vivere con il suo nuovo compagno. Nel 1975, in seguito alla morte del nonno, Albert Spencer, Diana riceve il titolo di Lady. Non ebbe mai grandi risultati scolastici, ma adorava danzare. Il suo sogno di diventare ballerina del Royal Ballet era però destinato ad infrangersi a causa della sua statura. Compiuti 18 anni va a vivere con delle amiche e inizia a lavorare in un asilo, nonostante l’alto tenore di vita della sua famiglia.

Nel 1977 conosce Carlo, figlio maggiore della regina del Regno Unito Elisabetta II, durante una battuta di caccia a cui si era recata insieme a sua sorella che, non tutti sanno, all’epoca era fidanzata proprio con il principe del Galles. Quando i due decidono di interrompere la loro relazione, Diana e Carlo iniziano a frequentarsi. Non passerà molto tempo prima che il giovane chieda in sposa Lady D. Carlo infatti ha quasi trent’anni e la famiglia reale preme perché convoli a nozze e diventi padre.

 

Celebrato il 29 luglio 1981 nella Cattedrale di San Paolo, il matrimonio ‘da favola’ fu un evento mediatico incredibile: trasmesso in mondovisione fu seguito da 750 milioni di persone. In realtà l’unione fu tutto tranne che fiabesca. Costretta a rispettare le regole di palazzo che non la lasciano respirare e messa sempre in secondo piano dal marito, che non smette mai di avere rapporti con la sua storica amante Camilla Parker Bowles (sua moglie dal 2005), Lady D inizia a soffrire di bulimia. Rimane quindi incinta del primo figlio nel 1981 e nel tentativo disperato di attirare l’attenzione di Carlo cade intenzionalmente dalle scale mettendo a rischio la gravidanza. Per fortuna Diana non perde il bambino e nasce così William a cui seguirà due anni dopo il secondogenito Henry. Quei due bambini saranno la gioia di Diana che diventerà una madre affettuosa e molto presente, nonostante i tanti doveri ufficiali previsti dal ruolo istituzionale.

 

L’amore per i figli non basta a tenere in piedi il rapporto coniugale e nel 1992 la coppia reale si separa. E’ il 1995quando i segreti di Buckingham Palace vengono svelati in un’intervista televisiva che farà storia. Diana si mette a nudo e racconta tutte le sofferenze patite durante gli anni del matrimonio. L’anno successivo i due divorziano.

 

Durante gli anni del matrimonio sono numerosissimi gli impegni istituzionali che Diana deve attendere in qualità di principessa in giro per il mondo. E’ questa l’occasione per entrare in contatto con questioni importanti di carattere sociale e sposare cause umanitarie che la vedranno come protagonista anche dopo il divorzio da Carlo. Diventa così madrina di un numero sempre maggiore di enti di beneficenza che lavoravano con malati, senza tetto, tossicodipendenti e anziani, per passare successivamente a fare sue battaglie come quelle contro la lebbra e l’AIDS, che non erano mai state oggetto di interesse da parte della monarchia britannica. Nel 1996 diventa quindi icona della lotta contro le mine antiuomo: celebri le foto che le furono scattate mentre ispeziona un campo minato in Angola.

 

Terminato il matrimonio con Carlo, Diana intesse una relazione con un medico pakistano, Hasnat Khan, che molti dei suoi amici più cari diranno essere stato “l’amore della sua vita“. Tanto riservato lui, quanto celebre lei la relazione è destinata a finire e si conclude bruscamente dopo due anni.
E’ questo il momento in cui Lady D incontra il milionario Dodi Al-Fayed, figlio di Mohamed Al-Fayed. La loro unione non sarà ben vista dalla famiglia britannica e la love story farà scalpore, tanto che i due verranno perseguitati dai giornalisti che li accompagneranno fino al loro triste epilogo. Molti ancora i misteri che avvolgono l’incidente sotto il tunnel dell’Alma in cui morirono Dodi e Diana, tra cui un possibile coinvolgimento della real famiglia nell’accaduto. Tante supposizione e poche certezze per un giorno veramente triste che ha strappato al mondo una donna che ha fatto la storia.

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